venerdì, Aprile 19, 2024
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Peppina, Salvini: “E’ l’assurdo della burocrazia”

“Proviamo con un decreto legislativo, per sanare la situazione di Peppina e tutte le situazioni simili alla sua”. Matteo Salvini, segretario nazionale Lega Nord, in visita da Giuseppa Fattori, 95 anni, la cui casetta di legno a San Martino di Fiastra è stata sequestrata perché abusiva.

“Sentenza di abbattimento? Dovranno passare sui nostri corpi – dichiara Salvini -, di certo Peppina non potrà passare l’inverno nel container. Ora si tratta di capire a quale tavolo fare la bozza legislativa per sanare quella che è un’evidente insensatezza. Bisogna spingere su questo, al di là dei colori politici – insiste -. Anche perché ci sono più di 300 situazioni in questa zona simili a quella di Peppina. Vedremo quindi di chiedere l’approvazione del decreto per tutti. Con tutti i problemi che ci sono in Italia, di certo la priorità non è il sequestro della casa di una 95enne che se l’è comprata da sola. È l’assurdo della burocrazia”. Il genero di Peppina e custode giudiziale della casetta, Maurizio Borghetti, sottolinea che “Peppina vive da sola qui, dorme da sola. L’altra sera c’erano 20 cinghiali, ma lei vuole stare qui”.

‘Peppina’, la terremotata di 75 anni Giuseppa Fattori può restare nella casetta di legno a Fiastra (Macerata) sottoposta a sequestro dell’autorità giudiziaria, grazie ad una sanatoria. Lo rende noto la Regione Marche dopo un incontro oggi tra i familiari dell’anziana, il sindaco di Fiastra e il consulente del presidente della Regione.

La signora Peppina infatti ne ha diritto – si legge in una nota della Regione – perché la volumetria realizzata della casetta in legno, costruita su area edificabile di proprietà della stessa signora, è sostitutiva di quella della casa storica danneggiata dal terremoto. Abitazione quest’ultima che non sarà più edificata. Intanto il consulente della Regione ha consigliato alla famiglia di richiedere al Tar la sospensiva immediata dell’ordinanza di abbattimento del Comune. “Eravamo sicuri di poter trovare una soluzione – spiega l’assessore regionale Angelo Sciapichetti – i familiari hanno avuto tutte le rassicurazioni e la signora Peppina potrà restare nella struttura provvisoria che ha realizzato”.

Gabriella Turchetti, figlia dell’anziana, fa presente che quella della sanatoria prospettata dalla Regione è “un’ipotesi di lavoro”. Intanto però vuole ringraziare a nome di tutta la famiglia il procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio, “per avere chiarito il fatto che noi parenti possiamo andare ad assistere nostra madre”. Anche il Comune di Fiastra si fa avanti, con una nota del sindaco Claudio Castelletti, proponendo un’altra possibile soluzione. “In questi giorni io e la mia amministrazione siamo stati oggetto di giudizi affrettati, purtroppo a volte degenerati nell’insulto – spiega -. Il Comune ha fatto e sta facendo quanto è nelle sue possibilità per venire incontro alla signora Peppina: siamo in contatto costante con i familiari e gli incontri con la Regione e i legali delle parti si susseguono senza sosta. Mi auguro che finché non si troverà una soluzione Peppina possa rimanere dov’è”.

”Mi devono ammanettare se vogliono cacciarmi: dalla mia casa mi porteranno via solo da morta”. Giuseppa Fattori, 95 anni tra due mesi, sfollata nella casetta di legno che i familiari le hanno fatto costruire in un terreno di loro proprietà a San Martino di Fiastra, ma sfrattata per abusivismo, lo ha ripetuto ieri agli oltre 100 manifestanti che si sono ritrovati davanti alla casetta, per darle sostegno.

Terremotati dei comitati La terra trema noi no, Io non crollo, Salviamo Peppina, Terre in moto, e semplici cittadini. ”Se dovessero demolire questa casetta allora dovrebbero abbatterle tutte quelle abusive in giro per l’Italia – ha detto la figlia Gabriella Turchetti -, ma io non denuncerò situazioni simili a quella di mia madre, non faccio la spia”. ”Quello che serve è una legge straordinaria” aggiunge Diego Camillozzi, del comitato La terra trema noi no. Il sindaco ricorda però che il problema è il vincolo paesaggistico sull’area.

Ieri il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio aveva spiegato che “una volta decorso il termine di 15 giorni il provvedimento di sequestro avrà piena esecuzione, qualora nel frattempo non siano stati rilasciati i provvedimenti amministrativi a sanatoria, previo pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, così come previsti dalle vigenti norme”. (Fonte ANSA)