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Teramo, sfumati i finanziamenti per la scuola Febbo. D’Alberto e Filipponi “inaccettabile”

Teramo – Una denuncia forte e piena di sdegno arriva dai consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Insieme possiamo”, Gianguido D’Alberto e Antonio Filipponi, che senza mezzi termini accusano l’amministrazione comunale di inaccettabili ritardi e false promesse che hanno lasciato sfumare l’erogazione dei finanziamenti regionali, pari a 551mila euro, per la riqualificazione della ex scuola Carlo Febbo di San Nicolò a Tordino.

Gli uffici regionali, con una nota dello scorso 21 settembre 2017, hanno infatti fatto sapere che a causa del mancato rispetto dei termini per l’inizio dei lavori (entro fine 2013, come da precedente proroga concessa dalla Regione stessa) “il finanziamento originariamente assegnato non risulta più disponibile”, in quanto decaduto per l’inerzia dell’Amministrazione che, ad oggi, non ha neppure validato il progetto esecutivo. Inoltre, non è stata accolta la ridicola motivazione addotta dal Comune che imputava il ritardo alle problematiche connesse al recente sisma del 2016.

I due esponenti politici avevano già denunciato in più occasioni il timore che il protarsi di un tale atteggiamento dell’amministrazione avrebbe potuto compromettere definitivamente l’intervento sulla ex scuola Febbo  “E’ inaccettabile l’assoluta incuranza verso un edificio che – dicono – potrebbe invece costituire una fondamentale occasione di sviluppo e rilancio per la comunità della frazione più popolosa del nostro territorio a cui questa Giunta dovrebbe ora solo chiedere umilmente scusa, considerata anche la vergognosa situazione in cui versano la struttura e l’area limitrofa”.

Un’ennesima figuraccia, affermano D’Alberto e Filipponi, che impone l’ammissione di una responsabilità politica e amministrativa da riferire in Consiglio Comunale, così come quale copertura finanziaria si intende fornire ora all’intervento.

Lo stato di abbandono, infatti, ha raggiunto ormai un livello talmente insostenibile da far scattare anche un serio allarme igienico-sanitario per le famiglie residenti nelle zone circostanti, penalizzate dal degrado e in alcuni casi letteralmente invase dai ratti che copiosi ormai occupano ciò che resta della ex scuola.

Ora si è oltrepassato il limite di sopportazione – concludono i consiglieri – L’Amministrazione dica la verità e la smetta di prendersi gioco dei cittadini su questa incresciosa vicenda che, nel rappresentare la più grave delle inadempienze di questa pessima Giunta sulla frazione di San Nicolò a Tordino, conferma ancora una volta, in via generale, come tutte le zone frazionali e periferiche del nostro territorio siano state ormai da tempo abbandonate al loro destino e concepite dal centrodestra teramano esclusivamente come terreno di conquista clientelare nel periodo della campagna elettorale“.

 

Alessia Stranieri