venerdì, Marzo 29, 2024
Home > Mondo > Sparatoria in chiesa battista in Texas: strage di fedeli

Sparatoria in chiesa battista in Texas: strage di fedeli

< img src="https://www.la-notizia.net/chiesa" alt="chiesa"

Attentato in una chiesa battista a Sutherland Springs, in Texas ieri mattina: un uomo ha aperto il fuoco, uccidendo almeno 26 fedeli e causando molti altri feriti. Le vittime sono di età compresa tra i cinque ed i 72 anni. L’aggressore sembrerebbe essere stato ucciso dopo un breve inseguimento da parte della polizia.  Il suo nome è Devin P. Kelley, è uomo bianco di 26 anni, ex militare. Ha prestato servizio nella base di Holloman, in New Mexico, a partire dal 2010 ma la data del suo congedo e le circostanze non sono state rese note. Il pentagono ha confermato che Kelley è stato un aviere.

L’attacco è avvenuto presso la First Baptist Church a Sutherland Springs, a 35 chilometri a est di San Antonio. In una conferenza stampa tenutasi ieri sera, il governatore del Texas Greg Abbott ha dichiarato: “In tanti hanno perso membri della propria famiglia e si è verificato in una chiesa, in un luogo di culto. Ecco dove queste persone sono state uccise. Siamo costretti a piangere la loro perdita “.

Il numero dei morti della prima chiesa battista rende la vicenda la peggiore strage di massa nella storia moderna del Texas.  Erano le 11.20 di ieri mattina quando l’aggressore è stato avvistato in una stazione di servizio lungo la strada che porta alla chiesa.

Era vestito di nero. Dopo aver attraversato la strada, mentre si avvicinava, ha cominciato a sparare, continuando a farlo anche una volta entrato nel luogo di culto. Dopo la sparatoria il killer é riuscito a fuggire a bordo di un’auto ma è stato ritrovato morto.

Sono 23 le persone rimaste uccise all’interno della chiesa, due all’esterno. Una è spirata dopo essere stata soccorsa. Si parla di almeno 24 feriti. Risulta essere tra le vittime anche la figlia 14enne del pastore battista.

Non si parla al momento di attacco terroristico di matrice Isis, anche se il luogo scelto per la strage e le modalità dell’attacco potrebbero farlo pensare. Tuttavia il killer, dall’estate del 2013, aveva aperto una scuola di catechismo per i giovani della zona e non sembrerebbero emergere elementi che possano collegarlo ad organizzazioni terroristiche.