giovedì, Marzo 28, 2024
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Luca Fanesi, un testimone: “Sulla testa la prima manganellata”

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Secondo una testimonianza in particolare, Luca Fanesi avrebbe ricevuto la prima manganellata sulla testa. Come anticipato negli articoli precedenti sul caso, alcuni parlerebbero di tre agenti che si sarebbero avventati su di lui. Difficile descriverli a causa delle divise e dei caschi.

Tuttavia sembrerebbe che il primo a colpire sia stato un agente alto circa un metro e novanta centimetri e di corporatura robusta. La dinamica dei fatti è ancora tutta da accertare. Nel frattempo, intorno a Luca Fanesi, 44 anni, si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà e di assistenza. L’ipotesi inizialmente avanzata è che potesse essere caduto da un cancello.

Ma le lesioni riportate e la gravità del caso hanno fatto subito pensare a circostanze diverse. Prima di perdere conoscenza, Luca avrebbe inoltre detto al personale medico del Pronto soccorso dell’ospedale di Vicenza di essere stato preso a manganellate. Dopo l’intervento disposto d’urgenza si è svegliato e sembra reagire agli stimoli. Ed ora, un minuto dopo l’altro, si coglie ogni più flebile miglioramento.

Esistono video, testimonianze, che parlano anche a posteriori di un’aggressione subita dal 44enne a poca distanza dallo stadio. Massimiliano, fratello di Luca, dice ora che “ogni piccolo passo avanti, anche il più piccolo, è da tenere in grande considerazione”. Nel frattempo le indagini sul caso vanno avanti. Luca Fanesi, ultras della Sambenedettese, è rimasto gravemente ferito ed è poi finito in coma a seguito degli scontri relativi alla partita col Vicenza del 5 novembre.

Per quanto riguarda il problema dell’identificazione degli operatori delle forze dell’ordine, non è stata purtroppo ad oggi ancora recepita la richiesta di apporre un numero identificativo sull’uniforme e sul casco degli agenti in servizio. Cosa che, alla luce degli ultimi accadimenti, sarebbe forse il caso di prendere seriamente in considerazione, anche a tutela delle stesse forze di polizia.