mercoledì, Dicembre 11, 2024
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Stalker di Roseto, la sorella: “Mio fratello non è come è stato dipinto”

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Il 18 novembre scorso avevamo scritto dell’arresto di uno stalker 44enne, residente a Morro d’Oro, ad opera dei carabinieri di Roseto degli Abruzzi.

Avevamo scritto del fatto che le manette erano scattate dopo l’accertamento delle responsabilità dell’uomo a seguito di denuncia sporta da una giovane con la quale aveva avuto una relazione sentimentale.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera ricevuta dalla sorella in difesa del fratello, la quale descrive fatti diversi da quelli che ci aspettavamo.

“Buongiorno, abito in Belgio e sono la sorella dell’uomo relativamente al quale avete scritto un articolo: uomo 44 anni arrestato per molestie! Mi rivolgo a voi, perché a causa della lontananza cerchiamo solo di capire come fare ad aiutare mio fratello, che si e trasferito in Italia per realizzare un sogno che aveva fin da bambino: vivere in Italia, paese di origine dei nostri genitori.
Gli inizi furono complicati, ma grazie alla sua forza di carattere è riuscito ad ottenere un posto presso un’importante azienda. Aveva una vita del tutto normale. Sul posto di lavoro incontra questa donna, che da quello che apprendo aveva un lavoro precario. Da un anno a questa parte poi tutto è cambiato. Viene licenziato, da quello che ho capito per problemi con alcuni colleghi. E qui iniziano i veri problemi.
Fortunatamente mio fratello é un combattente e, passati il dolore e la delusione, decide di riprendere la propria vita in mano aprendo un piccolo ristorante.
Purtroppo a questo punto inizia l’incubo. Sia la donna in questione sia mio fratello avevano situazioni personali già definite, in un modo o nell’altro. Lei una situazione conclusa, mio fratello una situazione ancora in atto, con moglie ed un bambino. Dopo essere stato licenziato dà tutto se stesso, notte e giorno, per aprire il ristorante con il periodo estivo alle porte. Questa signora, da quello che so, gli avrebbe chiesto di essere assunta in questo suo ristorante. Ma per mio fratello non era possibile in quanto era la moglie a sostenerlo in questo progetto.
A questo punto la donna decide di rompere il rapporto con mio fratello. Mio fratello lavora notte e giorno e la chiama al telefono. Ed è qui che lei lo denuncia.
Il ristorante apre agli inizi di giugno e a luglio mio fratello era agli arresti domiciliari a causa delle chiamate telefoniche.
Poi c’é uno pseudo video dove si vede un uomo con un casco in testa bucare le gomme della sua auto, ma non si vede il viso di questa persona e mio fratello nega di essere lui, e viene condannato dal giudice di Teramo senza essere stato né visto né ascoltato.
Dal mese di luglio ai primi di settembre resta ai domiciliari e purtroppo é nell’impossibilità di lavorare. Si trova costretto a chiudere perdendo tutto il suo investimento.
Il suo avvocato , a causa del congedo giudiziario, trovando il tempo troppo lungo si rivolge al tribunale dell’Aquila che lo libera anche per mancanze di prove materiali, ma questo senza l’accordo del giudice di Teramo !!!
Adesso lui si ritrova in carcere par un colpo di telefono. Un vostro collega del “Centro” dice che questa signora ha dovuto cambiare 10 volte il suo numero di telefono, ma mio fratello come poteva avere il suo numero se LEI lo avevo cambiato?
Purtroppo lui é caduto nella trappola, ha chiamato con il numero di sempre per chiederle di togliere la  denuncia, per cercare una via di uscita per pacificare una situazione familiare diventata molto complicata e in primis per proteggere suo figlio.
Ma lei sa che c’e un ordine del tribunale di allontanamento,e tutto va a rotoli … Vengono a prenderlo come un assassino a casa sua, con le manette. Doveva rimanere solo dai 2 ai 5 giorni dai carabinieri di Roseto. Da 15 giorni è nel carcere di Teramo, in parte a causa dei tribunali che non arrivano a mettersi d’accordo sulle decisioni prese!!!
Noi siamo disperati, i miei genitori hanno fatto andata e ritorno per poterlo vedere, e dargli conforto. Siamo lontani e a parte scrivere possiamo fare ben poco. Allora, volevo solo che si sapesse che lui non e come è stato descritto dalla stampa. Non è un violento, non lo é mai stato!
Questa e per me una bottiglia lanciata in mare! Un appello di aiuto…Forse mi potete aiutare???
Per noi siete una piccola speranza per ristabilire certe verità che hanno bisogno di essere dette…
Grazie per l’ascolto….”