Secondo quanto riferito dalla Ugl di Ascoli Piceno, “lo sportello” del Consorzio Bonifica Marche è bollente. “Sono continui – scrive il sindacato -, cittadini e agricoltori che ci chiedono lumi su procedura, cartelle Equitalia oggi Agenzia delle Entrate, lettere inviate con le richieste di pagamento entro 120 giorni; ma soprattutto cittadini e gli agricoltori sono indignati ed esprimono la loro rabbia su un balzello vergognoso.
Molti sono cittadini che hanno appezzamenti di terra nelle zone terremotate; hanno avuto case inagibili e si sentono perseguitati dal Consorzio Bonifica Marche, a cui è mancata anche la sensibilità umana di esonerare le aree terremotate dall’illegittimo balzello.
Oggi, i ricorsi pilota presentati alla Commissione Tributaria di Ascoli Piceno sono in dirittura di arrivo per essere messi in udienza e discussi. Entro Marzo 2018 la Commissione Tributaria di Ascoli deciderà sulla illegittimità o meno del contributo di Bonifica.
Sarà uno scontro tra Davide e Golia. In tema di diritto ci assiste con chiarezza la sentenza della Commissione Tributaria di Ancona del 5/12/2016 “alla luce dei su riferiti principi vengono meno le argomentazioni svolte dall’appellante, specie in ordine a quanto asserito in ordine ad un implicito beneficio derivante dall’attività di un Consorzio di tutela ambientale” e poi “certo non può il legislatore locale sanare pregresse deficienze ponendole a carico dei singoli consorziati con un piano di classifica realizzato senza individuare esattamente il beneficio derivante a ciascun immobile e pretendendo che sia il contribuente a dimostrare l’assenza di qualsivoglia beneficio” e poi chiude “ne consegue che la natura giuridica del contributo consortile ha perso nel caso di svpecie ogni connotato di oneri reali (cioè, inerenza al fondo e carattere di corrispettivo) traducendosi di fatto in un illegittima imposta sulla proprietà fondiaria.”
I cittadini, trattati come sudditi, sono il Davide; ma hanno dalla loro parte una giusta carica di indignazione e diritti legittimi. Batteremo il Golia prepotente e cancelleremo la “illegittima imposta sulla proprietà fondiaria”.