La Procura di Mantova ha chiesto l’archiviazione dell’indagine nei confronti del sindaco Mattia Palazzi per tentata concussione continuata. Lo comunica “per una corretta informazione agli organi di stampa” in una nota il procuratore della Repubblica Manuela Fasolato. Palazzi è stato indagato per tentata concussione continuata perchè avrebbe chiesto favori sessuali alla rappresentante di un’associazione culturale cittadina in cambio dell’erogazioni di fondi comunali.
Si era così difeso appena resa nota la notizia il primo cittadino di Mantova: “Non ho mai chiesto favori a nessuno abusando del mio ruolo di sindaco, conosco quella signora ma non vi è mai stato nulla di privato con lei. Alla fine il Comune concesse solo il patrocinio ad una iniziativa dell’associazione”.
E aveva aggiunto: “Io ho una sola certezza: nella mia vita non ho mai chiesto favori a nessuno in cambio di una collaborazione con il Comune, abusando del mio ruolo di sindaco”.
Erano stati poi sequestrati dai carabinieri del nucleo investigativo di Mantova cellulare, pc e tablet. Palazzi si era detto sconvolto del coinvolgimento in una vicenda rispetto alla quale si è sempre detto assolutamente e del tutto estraneo, ipotizzando che qualcuno volesse “incastrarlo” attraverso false accuse.
La svolta, che ha condotto la Procura a chiedere l’archiviazione nei confronti del primo cittadino di Mantova, è arrivata dopo l’interrogatorio della vice presidente dell’Associazione Mantua me genuit. La donna, durante l’interrogatorio, ha ammesso di aver alterato i messaggi della chat erotica tra lei e il sindaco, che erano di carattere strettamente personale, aggiungendo parti di frasi riferite al ruolo istituzionale di sindaco e, quindi, di aver inviato quelle conversazioni a terze persone ignare delle manomissioni. La donna adesso è stata indagata per il reato di false informazioni al pm, rese nel suo primo interrogatorio. Palazzi resta, tuttavia, indagato per abuso d’ufficio per i contributi erogati dal Comune a varie associazioni.
La svolta, che ha portato la procura a chiedere l’archiviazione nei confronti del primo cittadino di Mantova, è arrivata dopo l’interrogatorio della vice presidente dell’Associazione Mantua me genuit Elisa Nizzoli, 39 anni. La donna durante l’interrogatorio ha ammesso di aver alterato i messaggi della chat erotica tra lei e il sindaco, che erano di carattere strettamente personale, aggiungendo parti di frasi riferite al ruolo istituzionale di sindaco e, quindi, di aver inviato quelle conversazioni a terze persone ignare delle manomissioni. La donna adesso è stata indagata per il reato di false informazioni al pm, rese nel suo primo interrogatorio. Palazzi resta, tuttavia, indagato per abuso d’ufficio per i contributi erogati dal Comune a varie associazioni.