Riceviamo e pubblichiamo:
“La sparatoria a Macerata durante la quale ieri sono stati feriti sei Migranti è anche colpa della Procura di Genova. Luca Traini, prima di essere stato arrestato dai carabinieri ed al crimine compiuto, ha fatto il saluto romano.
Le vittime: cinque uomini e una Donna, tutti originari dell’Africa. “Si tratta chiaramente di un atto razzista – commenta Aleksandra Matikj, la Presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”.
Il Traini, legato ad ambienti di estrema destra, candidato alle elezioni amministrative del 2017 a Corridonia con la Lega Nord e con zero preferenze ottenute, ha sparato dalla sua auto diversi colpi di pistola in almeno otto luoghi diversi della città di Macerata. Attualmente accusato per la strage aggravata dalle finalità di razzismo, porto abusivo di armi ed altri reati, fortunatamente si trova rinchiuso nel carcere di Montacuto. Già cacciato dalla palestra “Robbys Tolentino” per atteggiamenti estremisti dove faceva il saluto romano e battute razziste, così come testimoniato dal titolare della palestra Francesco Clerico: «Aveva da tempo una pistola. Lo hanno rovinato le amicizie sbagliate, questi ambienti estremisti, ha una situazione familiare disastrosa, lo conosco da 10 anni almeno».
Oggi, vediamo lo stesso Luca Traini, ex candidato della Lega, giustificato da Matteo Salvini: «L’immigrazione se non è gestita porta al caos, alla rabbia e allo scontro sociale. Lo ripetiamo da anni. Io fino al 5 marzo non sono nemmeno al governo. Non vedo l’ora di andarci per riportare sicurezza in Italia», aggiungendo: «Detto questo chiunque spara per strada è un delinquente» mentre dalla CasaPound si sono già offerti di sostenergli la difesa legale e per i quali l’amico Clerico ha sostenuto:
«In passato era stato vicino a Forza Nuova e CasaPound, gli hanno inculcato idee violente».
Avevamo paura proprio di questi violenti episodi, anche contro noi Migranti, ed ecco perché abbiamo denunciato proprio un Partito politico di matrice neofascista come CasaPound, in particolare Gabriele Parodi, Simone Di Stefano e Gianluca Iannone, accusati di aver violato le Leggi che impediscono la ricostituzione e l’apologia del partito fascista ma soprattutto li abbiamo segnalato per il reato degli articoli dell’art. 414 e 612 del vigente codice penale ovvero per istigazione a commettere uno o più reati e le minacce. Vedersi insabbiare la querela dal sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà che l’ha iscritta nel registro degli atti non costituenti notizie di reato (modello 45) ed urlando quando andai a chiedere se era vero: «Io non Le devo dare alcuna spiegazione, io faccio quello che voglio. Ora se ne vada. Se ne vada, se no chiamo qualcuno che la scorti!”», soltanto perché gli dissi: «Ma è possibile mai che lei non abbia ravvisato nemmeno un reato nella nostra denuncia? Ma secondo lei dire “Viva il duce!” e “Io sono fascista” è legale? Oppure chiamare puttana Laura Boldrinio negra la ministra Kyenge? Lo sa di rappresentare la Procura e lo Stato italiano? Mi dica che c’è stato un errore…», mi ha visto chiedere un incontro con il Procuratore capo Francesco Cozzi che dovrà rivalutare la nostra denuncia escludendo il Pubblico Ministero Scorza dal caso.
Sono curiosa cosa ne diranno ora che intanto si è compiuta quasi una strage dei Migranti e dopo la notizia del 1° febbraio u.s. per la CasaPound che istruiva: «Portate mazze e bombe, lo dice Iannone».
Molto probabilmente se dalla Procura di Genova avessero condannato le gravi azioni e parole in tempo, anche l’episodio di Macerata non si sarebbe compiuto ma fino a quando l’apologia al fascismo, il razzismo, le istigazioni e le discriminazioni contro noi Immigrati sarà permesso in Italia, continueranno gli scontri sociali in piena libertà di chi, come il Traini con la svastica disegnata sul volto, ha creduto che si possa arrivare anche a spararci con le pistole contro. Ci stanno perseguitando nelle scuole e sui posti di lavoro, ora pure dobbiamo avere paura di camminare liberi per le strade in Italia. Avrebbero dovuto condannare, dare un esempio esemplare ma non è detto che il Procuratore Cozzi a breve, riesaminando il caso, non decida anche qualche arresto», conclude speranzosa la Matikj”.
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