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Fano, rinvenuto ordigno bellico che rischiava di esplodere: affondato in mare

FANO – Rinvenuto un ordigno bellico della seconda guerra mondiale. E’ stato scoperto per caso ed accidentalmente è stato attivato rischiando la deflagrazione. Ora è stato messo in sicurezza, imbragato e affondato i mare. Quello che conta è che il pericolo sia cessato. Ma la città di Fano è rimasta per ore con il fiato sospeso. Evacuati il porto e la stazione.

“E’ terminata la fase più delicata, tra mezz’ora l’operazione di rimozione dell’ordigno sarà completata e si torna alla normalità”. Queste le parole del sindaco di Fano Massimo Seri dopo il completamento dell’imbragatura e del trasferimento in acqua della bomba – un ordigno della Seconda Guerra Mondiale, di fabbricazione inglese, 1,10 metri di lunghezza, carico di oltre 225 kg di tritolo – trovata ieri durante i lavori della multiservizi Aset per realizzare uno scolmatore vicino alla spiaggia Sassonia.

Dalle 20 di ieri in vari quartieri di Fano – il centro storico, la zona Sassonia e la periferia sud – circa 23 mila persone erano state completamente evacuate e ospitate da parenti o in palestre e parrocchie della città. Le verifiche sull’ordigno, infatti, avevano accertato che poteva esplodere: era stato accidentalmente innescato durante i lavori di escavazione e aveva una spoletta ritardata che avrebbe potuto far detonare la bomba entro 144 ore. Da questo elemento è partita una rincorsa a mettere in sicurezza un raggio di 1,8 km dal luogo del ritrovamento: sono state evacuati anche la stazione e, parzialmente, l’ospedale Santa Croce oltre ad essere sospesi il servizio di Pronto Soccorso, la circolazione ferroviaria e il traffico aereo per circa due km sopra Fano in cui è stato chiuso l’aeroporto. Il sindaco aveva deciso anche la chiusura delle scuole oggi: una decisione che rimarrà in quanto la rimozione dell’ordigno, avvenuta prima dell’alba, non permetterebbe alle famiglie magari di organizzarsi diversamente con i figli.

“Questa mattina all’alba  – scrive il sindaco su Facebook – l’ordigno rinvenuto in Viale Ruggeri nella giornata di martedì 13 marzo 2018 è stato portato in mare con successo grazie a una speciale e altamente rischiosa operazione congiunta dell’Esercito e della Marina Militare. La città di Fano e il relativo territorio sono quindi fuori pericolo e in sicurezza, pertanto il Sindaco di Fano – con ordinanza n.13 del 14 marzo 2018 – ordina la revoca parziale della precedente ordinanza n.12/2018, disponendo che possano essere riaperti sia gli uffici pubblici che gli esercizi privati in modo da limitare al massimo i disagi per i cittadini e le imprese. Si ritiene altresì che, per motivi gestionali e logistici, non sia comunque possibile la riapertura delle scuole in relazione alla tempistica di pubblicazione dell’ordinanza stessa e pertanto si conferma la chiusura per il 14.03.2018 di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio del Comune di Fano. Il Sindaco infine revoca l’evacuazione di tutta la popolazione interessata dalla precedente ordinanza. La Marina Militare provvederà a delimitare la zona di mare interdetta alla navigazione marittima ed aerea”.

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