TERAMO – Nuova ordinanza di misura cautelare in carcere per Giuseppe e Simone Santoleri, rispettivamente marito e figlio di Renata Rapposelli, la pittrice teatina il cui cadavere fu ritrovato a Tolentino (Macerata): i due sono indagati per la morte della donna con le accuse di omicidio volontario aggravato e sottrazione di cadavere.
Secondo l’accusa la donna fu uccisa il 9 ottobre a Giulianova (Teramo); il corpo senza vita venne ritrovato il 12 novembre sulla riva del fiume Chienti. Ad emettere la nuova ordinanza, dopo che il gip di Ancona si era dichiarato territorialmente incompetente, il gip di Teramo Roberto Veneziano su richiesta del pm Enrica Medori. Il provvedimento è stato notificato ai Santoleri questa mattina in carcere a Castrogno, dove sono detenuti, dai carabinieri del nucleo investigativo di Teramo.
I due sono stati arrestati la mattina del 6 marzo e tradotti nel carcere di Castrogno. L’accusa che pesa su di loro è quella di omicidio aggravato in concorso e di occultamento di cadavere.
Il 9 ottobre scorso la donna è partita per Giulianova da Ancona, dov’è la sua abitazione, perché preoccupata delle condizioni di salute del figlio Simone. L’incontro è rapidamente degenerato in un furibondo litigio scaturito, con grandissima probabilità, da motivazioni di tipo economico.