PESCARA – In relazione all’omicidio di Alessandro Neri, scomparso da Spoltore per poi essere trovato cadavere lo scorso 8 marzo in una modalità ben chiara, che costituisce una sorta di firma da parte del killer, non è ancora stato individuato alcun responsabile.
Potrebbe non esserci un solo assassino. Secondo quanto dichiarato dalla madre di Nerino, Laura Lamaletto, Alessandro aveva una corporatura robusta, per cui l’intervento di una sola persona sembra improbabile. Poi c’è il giallo dell’auto, che il killer ha guidato dopo l’uccisione di Alessandro una volta adeguatamente ripulita da eventuali tracce.
Dagli elementi emersi fino a questo momento, è chiaro che il giovane avesse una estrema confidenza con il proprio carnefice, che con grande disinvoltura lo ha incontrato, ucciso, per poi eliminare le tracce del proprio passaggio. Tra l’altro, con una sicurezza quasi sfacciata, ha guidato l’auto del giovane fino a dove è stata trovata, senza suscitare l’attenzione di nessuno. A Pescara qualcuno vocifera, ma nessuno parla. Ed il movente, con il passar del tempo, sembra sempre più affondare in ragioni di tipo economico.
Le indagini finora non hanno condotto alla tanto auspicata svolta. Ma è proprio quando tutto sembra fermo che spesso qualcosa si muove. La mamma di Nerino più volte, attraverso Facebook, ha lanciato appelli al killer perché si consegnasse, perché desse una verità alla morte del figlio.
Con parole materne, serene, quelle di una donna che si è vista portare via il suo bene più caro, ma che riesce ad essere comunque madre di tutti. E probabilmente la confidenza con cui si rivolge allo sconosciuto artefice del delitto, forse lei lo sente, scaturisce dall’inconscia consapevolezza dell’estrema vicinanza dell’assassino alla vita di suo figlio.
Gli inquirenti non hanno finora trascurato alcuna possibilità e stanno vagliando ogni più piccolo dettaglio, stanno seguendo ogni pista.
L’omicidio di Alessandro Neri non è destinato a rimanere insoluto. Presto l’assassino di Nerino avrà un volto ed un nome. E ci si augura che la capacità di perdonare dimostrata in maniera quasi soprannaturale dalla madre del giovane possa essere ricompensata in qualche modo dal punto di vista umano.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net