venerdì, Aprile 19, 2024
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Alessandro Neri, un’amica: “So chi è l’assassino, l’ho visto al funerale”

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PESCARA – Alessandro Neri, testimonianza choc nel corso della trasmissione La Vita in Diretta, andata in onda oggi pomeriggio su Rai 1. Intervistata di spalle un’amica stretta del giovane ucciso con due colpi di pistola. Poi l’inviato, a margine dell’intervista, rivela un particolare di primaria importanza. La donna avrebbe affermato di sapere chi è l’assassino del giovane. Si tratterebbe di una persona che Alessandro conosceva bene e che aveva problemi con la giustizia. “L’ho visto al funerale, so chi è”. Le dichiarazioni rese di fronte alle telecamere sarebbero in possesso anche degli inquirenti, che si sarebbero già attivati per raccogliere prove. La Procura spera di avere indicazioni da alcuni oggetti rinvenuti in prossimità del ritrovamento del corpo: un accendino colorato, un guanto in lattice, il mazzo di chiavi della Fiat di Alessandro. Una cosa è certa: l’assassino è nel giro delle amicizie del giovane. Ci sono poi alcuni dettagli che fanno riflettere. Alessandro Neri ha portato via da casa un pacchetto prima di essere ucciso. Dopo aver scaricato la spesa, ha parlato con mamma Laura, è andato in camera ed è uscito per lasciare qualcosa in macchina, poi è rientrato. Secondo la ricostruzione dei fatti il pacchetto faceva forse parte di uno scambio di affari. L’amica, che si è fatta intervistare di spalle, sa chi è l’assassino. O almeno così avrebbe affermato. “Alessandro non ha fatto altro  – dichiara – che aiutare tutti. Era troppo buono. E’ stato ucciso per sbaglio. Non beveva. Non si drogava. Se è salito su quella macchina è stato solo perché c’era un amico con cui aveva mangiato poco prima. Non ha fatto nulla di illegale. Rivendeva all’asta legalmente. Faceva di tutto per aiutare la mamma. La Finanza era a conoscenza di tutto”. Sarebbero ad ora 30 i sospettati in relazione al delitto che ora dovranno fare i conti con la prova regina in mano agli investigatori: il famoso guanto di lattice. Secondo quanto riferito nel corso della trasmissione “Quarto Grado”, sarebbero infatti attualmente in corso da parte dei Ris riscontri su campioni di Dna. Si tratta di un guanto con profilo genetico isolato, rinvenuto, nell’ambito delle ricerche, dai carabinieri. Gli inquirenti non mollano, il cerchio si stringe sempre più. Ne è convinta anche Laura Lamaletto, mamma di Alessandro, che ogni giorno, su Facebook, riporta quel suo TIC TAC come in attesa di un svolta ormai prossima. E parla di qualcuno che dovrebbe tradire. Testimonianze, persone che finora non avevano parlato e che, con grande probabilità, ora stanno dicendo la loro. Una svolta di notevole importanza di recente c’è stata. Le chiavi dell’auto di Alessandro sono state trovate nella zona di Pescara sud, in prossimità del cimitero di San Silvestro. Questo nuovo elemento conferisce alle indagini una ben precisa direzione. Sono solo due, ad ora, alla luce di questo nuovo fatto le strade possibili. Il killer è di Pescara, conosceva bene Alessandro, che ha lasciato la propria auto in centro per poi incontrare il proprio assassino e salire sul suo veicolo. Seconda ipotesi: chi l’ha ucciso è tornato sui propri passi per far sì che le chiavi venissero rinvenute nel luogo del’abbandono del corpo per sviare le indagini.

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