FERMO – Tre appuntamenti, con il patrocinio del Comune di Fermo, con grande partecipazione di pubblico che ha apprezzato quanto proposto da venerdì a domenica in città.Tre generi diversi ma tutti ugualmente di successo a partire venerdì dallo spettacolo di Fermo Dance Festival (FOTO) in Piazza Sagrini (al posto di Piazza del Popolo causa maltempo) con nomi e professionisti di fama mondiale eccezionalmente ed in esclusiva a Fermo. Artisti e ballerini della danza internazionale che per due giorni hanno tenuto stages all’hotel Astoria e poi il bellissimo e suggestivo spettacolo conclusivo. Evento organizzato da Francesco Gismondi. Agli stages ed allo spettacolo erano presenti ben 13 scuole provenienti da diverse località italiane, mentre da Washington è tornato il The Dance Center of Walla Walla, fondato dal regista Idalee Hutson Fish, punto di riferimento e fra le maggiori personalità al mondo della danza. Prestigiosa la direzione artistica di due maestri, insegnanti e coreografi del Teatro dell’Opera di Roma del calibro di Catia Brandoli e Carlo Scardovi e la collaborazione di Elisa Boriosi, ballerina che vanta partecipazioni nei balletti di Rai e Mediaset. Sabato 23 sotto il cielo di Torre di Palme è invece andata in scena la terza edizione della Notte Romantica, promossa dall’Associazione dei Borghi più belli d’Italia. Cesare Catà (FOTO) e Simona Ripari, con musiche di Melissa Galosi hanno incantato il pubblico con “Il Poeta nella Torre. Leopardi e altri ribelli dell’Ottocento”, love and letters, lezione spettacolo su John Keats, serata che ha fatto seguito a quella del 21 giugno di “Sax sotto le stelle” con assaggi di musica a cura del Conservatorio “G. B. Pergolesi” di Fermo. Domenica in Piazza del Popolo ritmi e tradizioni popolari con La lunga Notte del Saltarello (FOTO) che ha coinvolto il numeroso pubblico presente grazie ai gruppi: Lu trainanà, Li Ceca face, Mapu, Duo Lucanero Meo. Curato nell’organizzazione da Lagrù, l’ideazione di Luigi Rocchi, la direzione artistica e organizzativa di Oberdan Cesanelli e la presentazione di Daniela Gurini una serata per valorizzare musica e danza che rievocano il lavoro nei campi ma anche la festa attorno ad esso. Il saltarello, danza tipica dell’Italia centrale e in particolare delle Marche, è antichissima. Trae le sue origini dalle popolazioni latine e se ne trovano evidenti tracce anche nel medioevo. Nelle Marche, nella zona dei Monti Sibillini, il saltarello si intreccia con le fate della Sibilla, creature leggendarie che, si narra, ballavano l’antica danza solo tra di loro. Dunque un’offerta di proposte che ha saputo andare incontro ai gusti di tanti, in attesa delle prossime iniziative del ricco cartellone estivo fermano.
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