sabato, Aprile 20, 2024
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A Pescara sbarcano la semifinale e la finale di Italia Gioca: dal 5 al 7 luglio

Pescara pronta ad accogliere la semifinale e la finalissima di Italia Gioca, il format che mette in competizione squadre da tutta Italia, che quest’anno decreterà il vincitore in città dal 5 al 7 luglio prossimi, nel maestoso e suggestivo campo di gara allestito in spiaggia, allo Stadio del Mare, dove 16 squadre provenienti da 14 regioni italiane incarneranno i valori che da sempre ispirano la manifestazione. Alla presentazione il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore a Turismo e Grandi Eventi Giacomo Cuzzi, la presidente dell’associazione Castellamare in Festa Maria Rita Carota, la squadra e lo staff tecnico e motore dell’organizzazione.

“Ci sono delle cose che restano dentro, io sono cresciuto con i Giochi senza Frontiere e sono felice che l’erede diretto venga a giocare a Pescara – così il sindaco Marco Alessandrini– Il format ha un cuore antico che batte e funziona, siamo pronti a sfidare tutti con una dedica in omaggio alla mozione degli affetti e alle regioni che verranno in città a tentare il podio: divertitevi e divertiteci!”

“Grazie agli organizzatori che con determinazione portano avanti questo progetto malgrado le restrizioni imposte dai nuovi provvedimenti di sicurezza scaturiti con i fatti di Torino – così l’assessore a Turismo e Grandi Eventi Giacomo Cuzzi –  ci siamo impegnati a coprire parte delle spese per abbinare una serie di elementi fondamentali quali il turismo, l’attrattività. Bella anche la locandina che veicola un bel messaggio che racconta la nostra biodiversità e la promuove fra trabocchi, mare e arrosticini. Avremo un mese di luglio straordinario per la manifestazione e la Nave di Cascella che ha preso il largo con Ironman mantiene la rotta all’insegna del divertimento e della qualità. Grazie a quanti si sono mossi bene per organizzare questa manifestazione e a quanti la sceglieranno con la città per vivere momenti di sano divertimento”.

“Ringrazio il sindaco e Cuzzi che hanno creduto in noi per poter e attraverso i giochi ci hanno dato l’opportunità di promuovere la nostra città e la Regione – così Maria Rita Carota, presidente dell’associazione Castellamare in festa – perché è molto importante esportare le tradizioni e le particolarità del nostro Abruzzo e farle conoscere al resto d’Italia. Questo evento, che nasce come sportivo, ma accoglie anche altre finalità che legano amicizia e partecipazione, racchiude tutte le associazioni che organizzano giochi di piazza, una rete nazionale di realtà che da decenni animano i quartieri della propria città come facciamo noi ai Colli. Quest’anno a Pescara abbiamo voluto promuovere sia le semifinali che la finale di Italia Gioca. Sono 16 le squadre in semifinale, alle finali invece accederanno le 7 migliori, più Val di Sole che ha vinto l’anno scorso e Pescara. I giochi scelti sono quelli della tradizione abruzzese, sono giochi ispirati a D’Annunzio e Flaiano, all’orso e al lupo, alle “sise delle monache”, ai serpari di Cocullo, al bue di San Zopito, al tombolo e al matrimonio abruzzese, non manca Sant’Andrea e l’arrosticino, che dovrà essere creato e cucinato sulle nostre fornacelle. L’impegno è gravoso ma ce la metteremo tutta per promuovere la città e la nostra regione”.

“Usciamo dalla location abituale – aggiunge Federica Mambella, vice presidente – e arriviamo orgogliosamente al centro della città con l’obiettivo di portare avanti sane competizioni. Abbiamo visto crescere tante generazioni di atleti in questi anni e rappresentano il fiore all’occhiello della nostra attività e di tutti i nostri sforzi”.

“Grazie a tutti i volontari che ci hanno coadiuvato e che saranno la forza di questa iniziativa – conclude Lamberto Mambella, dell’organizzazione – le attrezzature sono fatte a mano e sono tutte bellissime. Siamo ancora convinti, dopo oltre 20 anni di giochi, che abbiamo un ruolo sociale ed è questo lo spirito che ci ha sempre animato e che abbiamo avuto nel corso degli anni e che ci consente di presentarci alla vetrina nazionale e dire che ce la possiamo fare”.