FERMO – La Fabbrica delle Polpette non è stata solo una festa di musica e buon cibo, di biolaboratori e biodiversità. Da venerdì 6 a domenica 8 luglio l’ex conceria è stata sì mèta in tre giorni di complessive 5 mila persone della manifestazione, ma anche un’occasione per poter conoscere da vicino un sito dove è passata la storia: come noto dopo essere stato un linificio e prima di diventare una conceria di pelli al servizio del distretto calzaturiero della zona, è stato il PG70, un campo di prigionia.
E domenica pomeriggio accompagnati dal consigliere comunale Nicola Pascucci, dalla dott.ssa Simona Corvaro, storica, da Giuseppe Millozzi de “La Casa della Memoria” di Servigliano e dall’ex custode Fiorenzo Fortuna, fra i partecipanti all’evento numerosi visitatori hanno scelto e avuto la possibilità di ascoltare le vicende storiche che si sono svolte all’interno del complesso e la testimonianza di chi ha vissuto realmente quegli anni. Visitatori che hanno rivolto domande su questo luogo, qualcuno ha ricordato pure di averci lavorato quando era un sito industriale. Una visita resa possibile grazie alla proprietà Adriatica spa che ha messo a disposizione gli spazi sia per la manifestazione che per la visita stessa.
“Attività di ricerca e di studio sull’ex conceria che grazie alla disponibilità della dott.ssa Corvaro e de La Casa della Memoria proseguirà – ha detto il consigliere comunale Nicola Pascucci – a favore del lavoro sulla memoria su questo luogo, per cui abbiamo molto apprezzato questa visita così numerosa in termini di partecipazione, come anche quella di un gruppo di ospiti inglesi a maggio scorso”.
Un bel momento quello di domenica scorsa cui ha preso parte, infatti, anche Ian MacCarthy che è tornato all’ex conceria dopo che due mesi fa, a maggio appunto, come ogni anno, insieme ad un gruppo composto principalmente da inglesi viene in Italia per camminare lungo le vie prese dai prigionieri di guerra alleati in fuga nel settembre del 1943 (evento è organizzato dalla “Escape Lines Memorial Society” – l’Associazione per commemorare le vie di fuga – che organizza simili eventi in tutta l’Europa). A maggio il gruppo aveva visitato l’ex conceria, incontrato il Sindaco Paolo Calcinaro che li aveva ringraziati della visita e per la sempre sentita partecipazione, e deposto una piccola corona sotto alla lapide in Piazza del Popolo che ricorda la liberazione di Fermo il 20 giugno del 1944.
Sito quello dell’ex conceria su cui da sempre c’è l’impegno per valorizzarne e perpetuarne la memoria che viene portato avanti dall’Amministrazione Comunale con progettualità precise (si ricordi fra le tante OltreConceria che ha seguito l’avvio di diverse attività, il coinvolgimento dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Ordine degli architetti, delle scuole con video, visite e realizzazioni artistiche).
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