martedì, Aprile 16, 2024
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Libriamoci allo “Zoli” di Atri con le parole dei protagonisti dell’informazione e dello sport

Atri – Quest’anno, in occasione del “Libriamoci 2018”, l’Istituto “A.Zoli” di Atri ha scelto di portare la lettura in Piazza. Nell’anno Europeo del patrimonio culturale, Atri (Città d’arte) ha fatto da palcoscenico alle iniziative della nostra Scuola. Due diverse occasioni per condividere, assieme alla cittadinanza, uno spazio tutto dedicato alla lettura e all’arte nelle sue diverse forme.

A Piazza Martella un grande tavolo centrale è diventato un cuore pulsante: sopra di esso gli studenti hanno posto un libro, letto e amato, su cui ognuno di loro ha scritto una recensione, per poi scambiarlo e condividerlo con un compagno, mentre altri studenti si sono esibiti in brani musicali, alla chitarra, al flauto, nel canto, nella declamazione ad alta voce, nella recitazione, persino nell’arte di strada. E su quella strada hanno poi lasciato una traccia, il segno di un passaggio: delle foglie d’autunno, colorate e calde come le poesie che hanno scritto su di esse.

Quasi contemporaneamente, nel trecentesco auditorium di S.Agostino, altri alunni, assieme alla Dirigente scolastica Daniela Magno e al Presidente della Scuola Civica, partner dell’evento, Claudio Mizii, hanno incontrato importanti personaggi dell’informazione e dello sport. Tra gli ospiti, i giornalisti e scrittori abruzzesi Paolo Mastri, Nicola Catenaro, Paolo Martocchia e l’atleta olimpico Alberigo Di Cecco, magistralmente coordinati dalla giornalista Evelina Frisa.

Hanno patrocinato l’evento, condividendone gli aspetti organizzativi, nonché le finalità sottese, l’Amministrazione comunale di Atri e il CSV di Teramo.

Anche nell’Auditorium la curiosità degli studenti e le loro domande, soddisfatte dagli ospiti, si sono fuse con le note meravigliose di brani eseguiti al pianoforte e al canto e con la lettura di brani scelti.

Libriamoci, allora, nella lettura, nell’arte, nel territorio.

Perchè con la lettura guardiamo il mondo con cento occhi, anziché con due, e perchè con l’intero nostro patrimonio culturale (artistico, ambientale e paesaggistico) allarghiamo il nostro pensiero a quello di tutti.

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