ASCOLI PICENO: Riceviamo dalla Segreteria territoriale Ugl igiene ambientale e pubblichiamo: “Picenambiente: dopo la forzatura sul rinnovo del contratto aziendale, il clima è teso; il gesto dell’Amministratore Delegato ha a nostro avviso disconosciuto l’impegno e la partecipazione dei lavoratori all’ottimo utile di bilancio/2017 ed ha incrinato fortemente le relazioni sindacali.
Ci sono ritardi nell’affrontare i temi organizzativi sulla dotazione di mezzi tecnologicamente funzionali al processo di raccolta dei rifiuti; non si è fatto niente per un modello organizzativo che consenta un efficace servizio di raccolta nei giorni atmosferici avversi.
Rimangono tutte le criticità di ambiente e sicurezza dell’impianto di Relluce e sono stati disattesi gli impegni presi sul lavaggio dei mezzi e sulle pulizie e l’adeguamento degli spogliatoi nella sede di San Benedetto del Tronto.
È aperta la questione dei precari da stabilizzare alcuni dei quali da 8 anni lavorano in continuazione in Picenambiente
Gli ultimi eventi negativi accaduti in zona cratere di Arquata del Tronto e la rescissione dell’affidamento dello smaltimento delle macerie nelle zone cratere, hanno toccato negativamente l’immagine di Picenambiente.
Dall’incontro del 9 novembre ci attendiamo dall’Amministratore Delegato un deciso e radicale cambio di passo: aprire alla partecipazione dei lavoratori, riconoscendo il loro impegno e ricucendo lo strappo compiuto; rilanciare in maniera manageriale l’immagine di un’azienda all’altezza del suo compito. Venerdì 9 novembre l’incontro con OO.SS. e R.S.U. sarà il giorno della verità. Le risposte che ci darà l’Amministratore Delegato saranno assolutamente decisive. Lo sciopero è dietro l’angolo”.
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