Uno scambio esperienziale tra generazioni diverse e categorie fragili per sensibilizzare i giovani all’importanza del volontariato e, allo stesso tempo, combattere la solitudine e l’emarginazione di cui sono spesso vittime anziani e senza fissa dimora. E’ l’obiettivo principale del progetto “Coltiviamoci, insieme si può”, presentato ieri mattina a Pescara dall’assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco.
L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione con un fondo di 69mila euro ed è promossa dall’associazione Domenico Allegrino onlus di Pescara in partnership con l’associazione Meridiani paralleli di Chieti, in collaborazione con il liceo classico Gian Battista Vico di Chieti, l’istituto agrario di Villareia di Cepagatti, l’associazione Giovanni XXIII di Chieti, il dipartimento di salute mentale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Chieti.
Al centro delle attività ci sono gli orti sociali, che saranno curati dai ragazzi delle scuole e dagli anziani, con dunque una condivisione tra tecniche innovative di coltivazione ed esperienza. Gli orti, dopo la prima fase, saranno affidati agli stessi anziani, che continueranno a coltivarli con i senza fissa dimora assistiti dai volontari della Giovanni XXIII. Contemporaneamente le storie diventeranno parte di un esperimento di teatro sociale, a cui collaboreranno tutti i protagonisti del progetto.
“Con gli 800mila euro di fondi messi a disposizione dal ministero, dopo l’approvazione in Abruzzo della riforma del Terzo Settore, varata lo scorso anno – spiega l’assessore Sclocco – abbiamo finanziato 11 progetti, privilegiando quelli che puntavano all’incontro tra generazioni. Coltiviamoci è uno di questi e centra in pieno gli obiettivi che come amministrazione regionale ci eravamo dati: favorire l’invecchiamento attivo (per il quale esiste una specifica norma regionale) e combattere il pregiudizio”.
Alla presentazione di questa mattina sono intervenuti Antonella Allegrino, presidente dell’associazione Domenico Allegrino onlus; Gianni Scarsi, presidente di Meridiani paralleli e docente del liceo Vico; Luca Fortunato, in rappresentanza dell’associazione Giovanni XXIII; Fernando Di Benigno, docente dell’istituto agrario; Maurizia Iezzi, psichiatra del Dipartimento di salute mentale della Asl.
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