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Partono i lavori per il Parco dello Sport: due lotti per 450.000 euro di interventi

Sindaco e Blasioli: “Il quartiere avrà un’area sognata da decenni e la città un parco attrezzato e sicuro. Entro il 2019 anche caserma dei carabinieri e alloggi annessi e adiacenti”

Pescara – Sono stati ultimati i  lavori di verifica e bonifica bellica sul terreno degli ex Monopoli dove a giorni cominceranno quelli di realizzazione del Parco dello Sport. Presentata la fase esecutiva del progetto dell’importo di 300.000 euro. I lavori sono stati affidati il 27 novembre alla ditta Aedificatoria Srl, che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso del 30,95 per cento. In conferenza erano presenti il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici e Parchi Antonio Blasioli, il progettista Alfredo Di Pierdomenico, il responsabile del Servizio Verde Mario Caudullo, l’ex assessore al Verde laura Di Pietro, che ha avviato l’iter, i consiglieri comunali Piero Giampietro ed Emilio Longhi.

“Si concretizza un progetto che darà alla zona un parco desideratissimo – così il sindaco Marco Alessandrini – e impianti sportivi per far vivere il parco, nonché aree di sgambettamento per i frequentatori che hanno animali di compagnia. Si tratta di un risultato importante e sono contento di presentare il progetto con Antonio Blasioli che ha lavorato perché potesse divenire realtà, grazie al dialogo con il Coni che è partner del progetto e con le istituzioni che hanno reso possibile l’acquisizione dell’area. Queste sono le cose che nobilitano l’agire pubblico: il parco verrà realizzato e dà stimoli, forza ed energia che fanno bene alla città e all’Amministrazione”.

“L’area di intervento del 63esimo parco della città è ampia 8.012 mq, che durante la guerra furono praticamente riempiti dalle bombe tanto è vero che abbiamo dovuto fare tutti gli accertamenti della presenza degli ordigni bellici e bonificare il parco dai residui ferrosi rinvenuti – spiega il vicesindaco Antonio Blasioli – ferraglia che è stata rimossa e, come ha certificato il Genio Militare di Napoli che ci ha dato il collaudo, nei prossimi giorni partiremo con i lavori. Si procederà in due lotti, il primo durerà 100 giorni e contiamo di vederlo ultimato il 6 di marzo 2019, per procedere subito con il secondo lotto dell’importo di 150.000 euro, finanziato dal CONI con le risorse del governo Renzi per Sport e Periferie, che potrebbe essere definito entro maggio. Dunque 8.012 complessivi i metri quadri, di cui 7.642 destinati a parco tematico per lo sport, ma con finalità anche diverse, perché il progetto prevede spazi anche per l’aggregazione sociale per quanti abitano in questo quartiere, che così avrà finalmente impianti dove i ragazzi potranno giocare. Ho trascorso la mia infanzia lì con questo sogno, che ho portato con me alla sezione, ora circolo Grimau che ha caldeggiato per anni questo progetto. Ora si realizza: il parco ha una piazzola di 69mq con sedute intorno, che può divenire anche un piccolo anfiteatro dove fare piccoli eventi; gli spazi saranno dotati di percorsi vita per fare sport; realizzeremo anche il marciapiede su via Rigopiano che ad oggi manca; 3 ingressi al parco, uno su via Rigopiano e uno su via Passolanciano e un ulteriore ingresso su via Rigopiano per l’area di sgambettamento, che è fatta a forma di L, in modo da garantire a più razze di cani di essere presenti. Non solo, realizzeremo anche un pozzo di 30 metri per dare l’acqua in modo che l’area possa autoalimentarsi, prevedendo anche un impianto di irrigazione a pioggia ed aspersione; sarà dotata di illuminazione a led e verrà realizzata anche una recinzione che copriremo con una siepe perché arricchiremo il parco anche di piante. Nel secondo lotto è previsto il campo da calcetto, una pista, spogliatoi e un chiosco; sarà un parco senza barriere e con un ingresso abbastanza grande per permettere ai mezzi di soccorso di entrare. Quanto al verde: saranno ripiantumati 81 alberi, scelti fra le specie per lo più autoctone che assorbono l’inquinamento. Sarà una piena riqualificazione, a cui si aggiungerà un valore aggiunto in termini di sicurezza, quando verranno completati gli alloggi connessi alla adiacente Caserma dei Carabinieri, il cui iter si definirà anch’esso entro il 2019, con un progetto più dimensionato che la renderà realizzabile a breve, rendendo quello dello Sport il parco più sicuro della città. Un grazie agli uffici che hanno lavorato, al dirigente Paolo D’Incecco e il progettista Alfredo Di Pierdomenico Pasquale. Fatto il parco, attraverso un bando ne assegneremo la gestione”.

“Il parco ha posto fino ad oggi problemi verificatisi in pochi cantieri – così il responsabile del Servizio Verde Mario Caudullo – oggi li abbiamo affrontati tutti e definiti, perché abbiamo effettuato sia la verifica che la bonifica bellica e abbiamo fortunatamente scongiurato che ci fossero reperti che avrebbero comportato un posticipo dei tempo di partenza. Tempi che saremo felici di recuperare in corsa, agevolando le procedure”.

“Si stratta di un vero e proprio parco di quartiere che si trova al centro della città – aggiunge l’architetto Alfredo Di Pierdomenico – E’ pensato nel modo meno impattante e meno strutturato, possibile, con materiali drenanti ed ecosostenibili: siamo stati attenti a neutralizzare il più possibile le polveri sottili e il CO2 sia con le materie utilizzate per le strutture che per il verde. Il parco sarà poi recintato da siepi che hanno lo scopo di attutire rumori e smog”.

“Sono contenta che un progetto partito da tanti anni diventerà un parco della città – il commento dell’ex assessore Laura Di Pietro – Nascerà un parco dello sport a tutti gli effetti, l’anfiteatro sarà a disposizione e così accadrà per tutti gli impianti sportivi che potranno essere utilizzati da tutti, strappando un’altra zona all’abbandono”.

“Nasce un progetto atteso per tanto tempo – conclude il consigliere Piero Giampietro – Un progetto che parte dalle mobilitazioni popolari della zona ospedale, con la Cgil e la sezione “Grimau” in prima fila, che si sono battute per fare dell’ex Monopolio un’area verde aperta a tutti. Era già allora un polmone potenziale, perché la zona non aveva aree verdi. Un bel traguardo”.

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