E’ stata una puntata di grande impatto quella di Non è l’Arena di Massimo Giletti andata in onda domenica sera su La7. Ed è stato record di ascolti: lo share del programma si è infatti impennato per raggiungere la vetta del 9,2% con ben 1.758.000 spettatori. La prima pagina si è aperta con la politica e con la notizia del giorno: la cattura di Cesare Battisti. Ospite il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha ringraziato il presidente Brasiliano e i Boliviani: “Giornata di giustizia per le vittime e i familiari delle vittime”. Poi il vice premier ha rivolto un appello a Macron e alla Francia: “Ci restituisca i delinquenti che hanno tolto vite”. Si è trattato poi inevitabilmente del tema forse più caro a Salvini: l’immigrazione clandestina.
“Abbiamo accolto tanto – ha detto il ministro dell’Interno- , abbiamo fatto tanto, abbiamo speso tantissimo. Io applico solo il buonsenso, non la fermezza. Prima di accogliere ancora vanno redistribuite le persone arrivate tra gli altri paesi europei. Gli scafisti incassano 3mila euro per ogni persona che mettono sul barcone, che poi reinvestono in armi e droga. A qualcuno l’immigrazione di massa conviene. Quanta gente mangiava a sbafo…tra cui Mafia Capitale. In Europa ci sono alcuni governi di sinistra per cui tutti hanno diritto di andare dappertutto. I porti italiani per gli scafisti sono chiusi”.
Si è passati poi a parlare di Sanremo e della figura di Claudio Baglioni, chiamata in causa per l’esclusione di Carone e dei Dear Jack. Questo il commento di Salvini: “Spero non sia un festival dell’Unità. E che Sanremo continui ad essere uno spendido festival della musica”.
Così si era recentemente espresso Baglioni sull’immigrazione relativamente ai recenti dettami: “Siamo alla farsa. Non si può pensare di risolvere il problema bloccando lo sbarco di 50 persone e dicendo ne prendo un pò io un po’ tu. Le misure messe in atto da questo governo come da tutti quelli precedenti non sono sufficienti.”
Questa la risposta di Salvini: “Ognuno è libero di pensare quello che vuole. Ma il nostro stipendio lo pagano degli italiani. Per questo io ho il dovere di occuparmi prima dei cittadini italiani, dei quali molti vivono in povertà. Sanremo non deve essere un palcoscenico politico”. Poi la stoccata a Fazio: ” Mi fa riflettere il fatto che un conduttore che va in onda sui Rai1 guadagni in un mese quello che io guadagno in un anno. Ma non dirò chi è. Certamente sono soldi pagati dagli italiani”. E poi ironizza: “Bisognerebbe aumentare lo stipendio di Fazio. Guadagna poco”.
Cambiando pagina, la scorsa settimana se ne è discusso molto sul web e sui social: la canzone ‘Caramelle’ di Pierdavide Carone e Dear Jack è stata esclusa da Sanremo. Altre canzoni in passato hanno subito modifiche o censure. Se ne è parlato con Stefania Andreoli, Nunzia De Girolamo, Marinella Venegoni, Stefano Zecchi, Luca Barbareschi. Pierdavide Carone e i Dear Jack, grazie a Massimo Giletti, si sono così esibiti per la prima volta con questa canzone sul piccolo schermo. Mezzo attraverso il quale è stato affrontato il tema della pedofilia. Duro Zecchi: “Sono canzonette. Questa parola che viene evocata come qualcosa di ignobile, la censura: la libertà è possibile se c’è un ordine. Una canzonetta che parla di pedofilia come questa la trovo modesta. Paragonarla con Dalla è come paragonare un monopattino ad una Ferrari”. La canzone spiega come, la maggior parte delle volte, il mostro non venga mai da lontano. Ma dallo stesso posto della vittima. E come riesca a colpire proprio per il rapporto di fiducia che si viene ad instaurare. Baglioni si difende: “Non è stata censura”. Toccante il commento di Barbareschi, che ha confessato di essere stato vittima in prima persona di pedofilia. “Il fenomeno – spiega – si concretizza all’interno della famiglia per la maggior parte dei casi. E i genitori non i credono”. Al di là delle polemiche, Giletti si è detto ” orgoglioso di aver trattato il tema. Se siamo riusciti a salvare anche solo un bambino vale la pena”. Ed ecco l’idea di Nunzia de Girolamo: “LE CARAMELLE GIUSTE! Siete già in tantissimi a scrivermi. Facciamo diventare le caramelle il simbolo nazionale della lotta alla pedofilia? Forza. L’idea nasce dal titolo della canzone di Pierdavide Carone e Dear Jack di cui abbiamo a Non è l’Arena!”
La canzone risulta orecchiabile, il testo porta a riflettere sul problema senza aggredire. Forse una possibilità l’avrebbe meritata. Ma non sarebbe la prima volta che una canzone non ammessa a Sanremo risulta in grado di ottenere un grande successo di pubblico.
Altro argomento fonte di dibattito è stato Quota 100, pensioni e reddito di cittadinanza. Ospiti in studio Claudio Durigon, Irene Tinagli, Dino Giarrusso, Domenico De Masi, Filippo Riniolo, Leopoldo Mastelloni. Una tra le domande poste: ma funzionano i centri per l’impiego? E infine: risse, in tv e negli ambienti della politica. Se ne è parlato con Francesca Barra, Luca Telese, Vladimir Luxuria e in collegamento Daniela Santanche’.
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