La polizia di Latina ha sgominato un’organizzazione criminale dedita allo sfruttamento del lavoro e al caporalato ai danni di centinaia di stranieri impiegati in lavori agricoli in “condizioni disumane”. Tra le persone finite in manette figurano anche un sindacalista e un ispettore del lavoro operanti nella provincia di Latina. Nella giornata di ieri una analoga operazione era stata condotta dai carabinieri nel Materano, dove i lavoratori venivano sfruttati “fino a 18 ore al giorno”, con un’unica pausa di mezz’ora.
“Quando ho scelto di diventare ministro del Lavoro – ha scritto a questo proposito ieri Luigi Di Maio sul proprio profilo Facebook – l’ho fatto pensando anche a tutte le storie che migliaia di lavoratori disperati mi hanno raccontato nei miei 5 anni da parlamentare. Ci sono ancora persone che vengono maltrattate sul posto di lavoro, altre costrette a lavorare in condizioni disumane. Tutto questo non è più tollerato.
Proprio stamattina è stata smantellata un’organizzazione criminale in Basilicata e 14 persone sono state arrestate. Sono solo i primi frutti dell’operato dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro in collaborazione con le procure e le forze dell’ordine e sapevo che sarebbero arrivati quando ho chiamato a guidarlo un generale dei Carabinieri come Leonardo Alestra. Finalmente riportiamo giustizia e legalità nel mondo del lavoro.
Ma è solo l’inizio. Nel 2019, con le risorse inserite in legge di Bilancio, ci sarà un rafforzamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che consentirà un’azione ancora più incisiva nel contrasto al caporalato e al lavoro nero. L’impegno del ministero è massimo nella lotta agli abusi sul lavoro e il tavolo permanente sul caporalato – istituito a dicembre – è ormai operativo ed è il luogo in cui tutte le istituzioni si incontrano e si confrontano per debellare questo vergognoso fenomeno: il Governo dice basta concretamente a sfruttamento e abusi nel mercato del lavoro”.
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