martedì, Aprile 16, 2024
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Editoriale: la vecchia sinistra perde il pelo ma non il vizio di sabotare la volontà degli italiani

senatore astorre
 
Chi avesse creduto che il voto plebiscitario del marzo 2018, quasi un anno fa, potesse porre un freno
all’arroganza mista alla superbia dei radical chic della vecchia sinistra demagogica è stato smentito.
La vecchia sinistra sembra sapere perfettamente come gestire e trasformare le “news” ed i fatti per proporre all’opinione pubblica l’esatto contrario della realtà per affermare solo la propria tesi ideologica.
Al contrario il governo “impossibile” formatosi dopo estenuanti accordi tra le forze politiche gialloverdi che insieme formano una cospicua maggioranza si regge su un contratto tra esse stipulato che e ha come punti condivisi ciò che gli Italiani hanno sempre chiesto e voluto.
Finalmente sono accolte nel programma di governo le priorità poste da lungo tempo dal popolo Italiano, che aveva lanciato in tal senso fortissimi segnali ai governi di sinistra non eletti che hanno imperversato per 7 anni dal 2011 che di fatto hanno non solo disatteso ma addirittura osteggiato la volontà popolare.
E comunque anche l’attuale governo gialloverde deve fare i conti con le anime grilline di sinistra all’interno di uno dei due partiti che la compongono.
Il problema dei clandestini che arrivano in Italia attraverso i barconi degli scafisti poi trasbordati sulle imbarcazioni di varie ONG compiacenti è uno dei pretesti fondamentali su cui la sinistra vuole dividere l’Italia incurante delle gravissime conseguenze che sta creando.
Nulla si contesta al contrario in relazione aI precedenti anni di gestione del fenomeno, durante il lungo governo di sinistra, che ha permesso l’ingresso di un numero esagerato di clandestini, tanto da alterare gli equilibri socio-economici e culturali del Paese.
Non a caso si sono moltiplicati in Italia allarmanti eventi criminali e si sono introdotte nel nostro territorio pericolosissime mafie che hanno regalato all’Italia crimini efferati e di inaudito orrore.
Come non considerare il sempre crescente pericolo di attentati terroristici segnalato da più parti anche se ancora non compiuti sul territorio Italiano?
Poco importa: il volere della sinistra radical chic non può tener conto della volontà popolare. Vade retro la plebe, anche se essa rappresenta la maggioranza assoluta della popolazione, poiché sono solo loro ad esser nel giusto ed a conoscere il “ VERBO”, come ai tempi della PRAVDA – cioè verità – di sovietica memoria.
Quindi in nome e per conto di presunti principi ideologici si calpesta il volere popolare, sfruttando demagogicamente motivi pseudoumanitari, ma dimenticando o omettendo ogni elemento oggettivo di insicurezza e pericolo per i cittadini.
La vecchia sinistra ci ha sempre abituato ad un sentimento anti-italiano ed anti-patriottico: l’elenco è
lungo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Dalla contestazione per la compiuta unità d’Italia dopo la prima guerra Mondiale, alla svendita del popolo Italiano residente nella Dalmazia e nei territori Slavi, massacrato delle Foibe dopo la seconda guerra Mondiale.
Dalla tolleranza, o meglio dalla complicità con i partigiani titini dediti a compiere efferati crimini sulla popolazione inerme , donne anziani e bambini, tacciati falsamente di essere tutti fascisti e nazisti fino al grande tradimento dell’8 settembre che venne imposto da casa Savoia al popolo Italiano.
E’ dal dopoguerra in poi che il tradimento verso gli italiani si fa con gli apparati burocratici, svendendo nel tempo i principali poli industriali e di comunicazione ed indebolendo in ogni modo l’economia nazionale, che stava diventando sempre più fiorente tanto da preoccupare le due Nazioni, Francia e Germania, che avevano dovuto lasciare il passo all’Italia.
Come non ricordare la ferma volontà della sinistra, per non dire imposizione, a tradire il leader libico Gheddafi con cui si erano stretti accordi che permettevano lo sfruttamento dei loro giacimenti petroliferi da parte dell’Italia per favorire invece la Francia?
Ed ancora, come non ricordare gli assurdi trattati europei voluti dai governi di sinistra con l’Europa che in cambio di 30 denari si sono impegnati a far diventare l’Italia il campo profughi d’Europa per i clandestini?
La messa in stato di accusa del vice premier Salvini per aver tutelato i confini Italiani, l’aver affidato la
commemorazione nelle scuole romane della giornata del ricordo delle foibe a chi ha partecipato a
commettere questi orribili fatti criminali, e la comparazione della shoah con la migrazione clandestina
forzatamente voluta da personaggi poco prudenti nel confrontare i due fenomeni che nulla hanno in
comune, pongono l’Italia in un gravissimo stato di tensione sociale che potrebbe sfociare in gravi disordini.
E’ auspicabile che le forze di sinistra si fermino ed evitino di continuare ad innescare il seme dell’odio e della violenza.
In questo senso i gilet gialli in Francia e la rivolta in Venezuela sono segnali forti che dovrebbero far riflettere la vecchia sinistra che ancora imperversa nel nostro Paese.
L’Italia invece come gli Stati Uniti ed il Brasile, ha compiuto un scelta pacifica e democratica, che promette di disinnescare la miccia della violenza politica.
                                                                                                                                                                            Ettore Lembo
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