E’ tutto confermato: la Rete, Internet, i Portali, WEb, le Testate on line, i Social: sono il pane quotidiano per i giovani italiani che, sui più svariati fronti, vogliono in qualche modo informarsi. Solo sciocchezze di secondario valore? No, no. Anzi, pare inesatto sostenere che le nuove generazioni non provino interesse per fatti e vicende nazionali e locali che coinvolgono un po’ i loro genitori. Sembra, invece, che rivelino molto attenzion
Il Sondaggio effettuato dall’Istituto Demopolis (incaricato dall’Ordine Nazionale dei giornalisti) ha appurato che il 70% degli interpellati (fra i 18 e i 29 anni) confidi parecchia attenzione per gli avvenimenti locali. Pur non trascurando l’Italia (67%) e l’Europa (42%). Non vivono, insomma, in un mondo distaccato dalle realtà.
E’ innegabile, comunque, che il 95% degli under 30 fruisce quotidianamente della Rete. E il 60% è, di fatto sempre connesso a Internet.
La centralità della Rete – ha spiegato nell’aula del Consiglio Nazionale il direttore di Demopolis Pietro Vento – incide in modo significativo sulle modalità di informazione delle nuove generazioni: il 75% entra in contatti con l’attualità attraverso siti Web, portali e testate on line. Comunque –ha aggiunto – i telegiornali, nazionali ne locali , e i programmi televisivi di informazione tengono il passo: li segue il 66% degli under 30’’.
E ancora: ‘’ Sempre più centrale appare il ruolo di Facebook, Youtube, e dei Social, veri e propri incroci di tutte le informazioni’’.
E’ importante l’interpretazione, di queste materie, delle dinamiche maturate nell’ultimo decennio: rispetto al 2009 la fruizione dei TG passa dal 76% al 66%, mentre quella dei Siti on line balza dal 31 al 75%; e i Social salgono dal 15 al 63%. A discapito della carta stampata, spesso sostituita dai quotidiani on line.
Merita qualche riflessione il parere dei giovani sull’informazione politica italiana: i due terzi degli intervistati la reputa ‘’faziosa’’; il 56% la considera ‘’scarsamente obiettiva’’’’; il 48% considera che ‘’molte notizie siano superficiali’’.
A chi fa il nostro mestiere certi rilievi dispiacciono soprattutto perché – ecco un conforto che emerge dal Sondaggio – ‘’il 73% dei giovani riconosce al giornalismo una funzione fondamentale o importante nel nostro Paese’’. Ed anzi lo vorrebbe ‘’più attento all’inchiesta e alla denuncia’’.
Il focus sul rapporto tra nuove generazioni e media nel nostro Paese costituisce una delle iniziative volute dall’Ordine dei giornalisti (Presidente Carlo Verna) in occasione del Premio Mario e Giuseppe Francese, in programma il 26 gennaio a Palermo, nel quarantennale dell’uccisione del giornalista Mario Francese, vittima della criminalità siciliana sulla cui attività aveva svolto importanti indagini finite in cronaca.
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