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Ad Atri la presentazione del libro “Abbiamo visto un film” di Andrea Astolfi

Atri – Si intitola “Abbiamo visto un film” il libro di Andrea Astolfi che sarà presentato sabato 2 marzo 2019 alle 18 nelle Scuderie Ducali di Palazzo Acquaviva ad Atri. Si tratta del secondo libro dello scrittore e musicista originario di Atri ed è un lavoro stampato su carta scelta, la carta interna è carta fotografica, in sole 150 copie numerate e firmate, realizzato in doppia lingua Italiano e Inglese, sprovvisto di codice Isbn e autoprodotto. La presentazione sarà moderata da Manuel Borgia. Al termine della presentazione ci sarà il Dj set di Dj Shannon e un buffet.

Come accaduto con il mio primo libro ‘ὁράω’ – spiega Andrea Astolfianche ‘Abbiamo visto un film’ è realizzato in poche copie senza codice Isbn, una scelta oltre che politica anche stilistica (anche l’album ‘Inverso’ del mio duo musicale ‘Personne’ è stato autoprodotto). ‘Abbiamo visto un film’ è stato finalista al Premio Letterario Beppe Salvia 2018. È un libro costruito per sottrazione piuttosto che per implementazione, dal momento che sono arrivato alla forma attuale del libro attraverso la decostruzione di un libro omonimo di poesia lirica che non vedrà mai la luce. È quindi un libro sulla decostruzione della materia poetica e sulla possibilità creativa che ne deriva. Inizia come un libro di poesia tradizionale, ma il meccanismo si inceppa e la scrittura inizia ad asciugarsi progressivamente. Si arriva a una scrittura che guarda all’haiku e all’estetica del vuoto sino/giapponese, che inizia a trapelare mano a mano sulla pagina. Questo libro difatti segna una svolta nella mia ricerca, ovvero un passaggio da una scrittura in forma di poesia lirica a una primo livello di non-scrittura, di grado zero della scrittura. Tutto ciò mi ha portato alla realizzazione del mio progetto di scrittura breve www.kireji.it dove l’estetica sino-giapponese, certi aspetti dell’haiku e un grado zero della scrittura, fanno da guida alla mia ricerca. Tutto questo ha significato anche il mio approdo alla fotografia analogica. Ho curato ogni aspetto del manufatto artistico (a eccezione della traduzione all’inglese che è stata fatta da Alberto Assouad), dalla scelta del formato, al tipo di carta e di copertina perché credo che l’autore abbia la responsabilità assoluta dell’intero lavoro. Il libro è quindi anche un oggetto d’arte”.

 “Siamo felici di ospitare nelle Scuderie Ducali del Palazzo Acquaviva – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Atri, Domenico Felicioneil lavoro di un figlio della nostra terra, Andrea Astolfi, che con la sua ricerca si distingue per l’originalità e per il gusto artistico. Il libro che verrà presentato può essere considerato una sorta di opera d’arte. Complimenti a lui per il suo impegno e la sua passione, siamo certi saranno in tanti a intervenire per scoprire questo lavoro e ascoltarne le caratteristiche dalla viva voce dell’autore”.

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