sabato, Aprile 20, 2024
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Carcere Sulmona, carenza organico: Uil, situazione drammatica

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Sulmona – “La febbre presso la casa di reclusione di piazzale vittime del Dovere sta aumentando sempre più e rischia, se non si farà qualcosa entro subito, di far collassare l’intero e sempre più fragile sistema” non usa mezzi termini Mauro Nardella Segretario confederale Uil  nel definire l’attuale situazione in atto presso il carcere di Sulmona.
“La carenza di organici nel ruolo basale del Corpo di Polizia penitenziaria ha praticamente ingessato un sistema incapace di acconsentire ad un’armoniosa quanto auspicata  ridistribuzione dei diritti soggettivi” afferma preoccupato il sindacalista.
“Capita così che persone ultracinquantenni e con più di 25 annidi servizio si ritrovano un notevole arretrato in fatto di congedi ordinari da usufruire e che in molte occasioni raggiunge e finanche supera le 100 giornate.
A rischio anche il livello minimo di sicurezza minato da un sempre più disavanzo in termini di forza lavoro nel ruolo esecutivo dettato dal venir meno dei tanti poliziotti andati nel frattempo in pensione o in procinto di farlo e del contributo fino a qualche mese fa assicurato da parte dei 9 ex assistenti e/o sovrintendenti, ora vice ispettori e pertanto rivestenti un ruolo  incompatibile con le funzioni che sono invece ricercate per coprire i posti propri del ruolo preposto al controllo diretto dei detenuti nei reparti detentivi” sottolinea Nardella.
“Intanto cresce il malcontento dei moltissimi agenti sottoposti a turni massacranti ai quali, spesso, e non  per colpa della Direzione, gli viene addirittura preclusa l’opportunità di usufruire, per impossibilità oggettiva sopravvenuta,  proprio di quelle ferie che la stessa Amministrazione gli ha imposto di far consumare entro i termini previsti dalla legge” spiega il segretario generale territoriale uil dei penitenziari aquilani.
“Situazione paradossale questa destinata ancor più a peggiorare con l’arrivo della stagione estiva. In quei mesi, infatti,  verrà  a materializzarsi un ulteriore boicottaggio del diritto derivante dell’impossibilità, già manifestata negli anni precedenti, di assicurare quello che la norma impone di fare  e cioè garantire almeno 20 giorni consecutivi di ferie per chi ha superato 25 anni di servizio ovvero  il 90% degli attuali operatori” spiega Nardella.
“A complicare ancor più la situazione è  stato l’avvento del Gus web, un nuovo modello operativo per la formulazione dei servizi. Esso ha di fatto paralizzato meccanismi che con tanta fatica avevano portato ad uno pseudo equilibrio garantito dall’applicazione virtuosa del personale alle esigenze d’istituto e che ,  attraverso una sorta di simbiosi amministrativa seppur, comunque, in un contesto di grave deficit di personale, riusciva a mettere tutti d’accordo” continua Nardella.
“Il grido d’allarme è stato lanciato per cui l’Amministrazione non può trincerarsi dietro un ‘Non ne sapevamo nulla’. Prendiamo atto della volontà del dr. Romice, direttore pro tempore della struttura, di cercare di arginare il problema attraverso la rivisitazione del modello organizzativo.
Quello che tutti temono però, e a ragion veduta, é che una siffatta situazione funga solo da specchio delle allodole. Quella che si sta vivendo, infatti,  è una vera e  propria battaglia nel campo del diritto e della sicurezza. Tuttavia, come tutti sanno,  solo con i soldati i generali potranno combatterla e sperare di vincere. Seguiranno notizie in ordine a manifestazioni di protesta  che saranno decise dopo l’assemblea degli iscritti che a breve la Uil convocherà” conclude il componente della Segreteria confederale Adriatica Gran Sasso.

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