CORRIDONIA – I carabinieri della stazione di Corridonia hanno denunciato una coppia, lui 38enne marchigiano lei 35enne di origine pugliese, entrambi conosciuti alle forze di polizia, per furto aggravato in concorso.
Un parroco di Corridonia si accorge che dalla chiesa era stata asportata una lampada votiva, non di valore artistico e storico ma assolutamente legato all’aspetto religioso e molto importante per i fedeli.
La chiesa è servita da sistemi di videosorveglianza ed il parroco si accorge che il furto era stato ripreso dalle telecamere. Allora, nella speranza di tornare subito in possesso del sacro oggetto, per questa volta non si affida alla devozione ma alla tecnologia “postando” sui social l’immagine. Ma, oltre al divino, c’è l’aspetto prosaicamente investigativo: il parroco si rivolge anche ai carabinieri.
I militari, guardando le immagini, si rendono conto che almeno uno dei due soggetti ripresi è verosmilmente conosciuto. Allora mettono in atto le indagini del caso e scoprono che i soggetti immortalati vivono in un alloggio di fortuna a Corridonia.
Nella mattinata i carabinieri irrompono nell’abitazione e, sorprendendo gli occupanti, che non si aspettavano “la visita”, rinvengono l’oggetto sacro, posto su un tavolo.
La lampada è stata restituita alla comunità dei fedeli ed il parroco ha ringraziato l’opera dei carabinieri che in breve tempo hanno risolto il “sacro caso”.
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