sabato, Aprile 20, 2024
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Caso Siri, tensione alle Stelle tra gli alleati di governo

di maio

Sul caso Siri i toni tra gli alleati di governo hanno ormai raggiunto livelli di guardia. Messo di fronte agli ultimi attacchi Salvini risponde: “A chi mi attacca dico: tappatevi la bocca. Pensate a lavorare senza minacciare ogni giorno il prossimo”. Ma Di Maio rilancia: “Con la corruzione non si puo’ tacere”. Il ministro dell’Interno parla di fango sul Sottosegretario, e si augura che Siri venga ascoltato dai magistrati prima del prossimo Consiglio dei Ministri, all’interno del quale si potrebbe arrivare ad un voto sulla sua rimozione. Berlusconi rimprovera al vice premier di essere continuamente messo sotto scacco dai grillini. E sulle proprie condizioni di salute rassicura: “Tutti sanno che i dolori fisici non mi hanno mai fermato. Ho superato un’altra grande prova, e voglio restare in campo perché queste elezioni sono troppo importanti. L’unica malattia che mi affligge da sempre e’ l’ottimismo”.

Sul caso Siri e non solo non manca l’affondo di Nicola Zingaretti per il PD: “C’è un’emergenza nazionale mentre il Governo italiano è chiuso per polemiche. La spesa pubblica è fuori controllo, la crescita è crollata, i cantieri sono fermi, così come i decreti che dovrebbero aprirli. Lo stesso Ministro dell’Economia ammette che saranno costretti ad aumentare l’Iva e a tagliare i servizi per le persone. Gli italiani stanno pagando questa sceneggiata.

Per noi bisogna tagliare le tasse sul lavoro per aumentare i salari, creare nuovo lavoro con politiche industriali, investire sulla scuola, la ricerca e l’università. E invece continua il ballo dei finti insulti. Devono andare a casa.

Tutte e tutti si sentano mobilitati per organizzare l’alternativa con la Lista Unitaria alle europee e le alleanze che stiamo organizzando nei comuni. Combattiamo, per trasformare il 26 maggio nella giornata in cui l’Italia che amiamo volta pagina”.

Il Sottosegretario leghista Siri e’ indagato per corruzione con l’accusa di aver ricevuto 30mila euro per aver agevolato la costruzione di impianti eolici da parte di aziende vicine a Vito Nicastri, da un anno agli arresti domiciliari. Ma per ora si tratta di una vicenda i cui contorni sono tutti da chiarire.

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