“La fiamma arde e non è morta. Noi non ci siamo prostituiti e non intendiamo svilire la nostra immagine e i nostri ideali”. Queste le parole proferite da Stefano Cannelli nel 2009, quando si candidò alle provinciali di Ascoli Piceno e come sindaco sempre ad Ascoli con La Destra di Storace. Ieri sera, alle 21.45, il suo cuore ha cessato di battere. Ha lottato come un leone contro una brutta malattia, che purtroppo alla fine ha avuto la meglio. Sindacalista, attivo politicamente, è una di quelle persone che quando le conosci non le dimentichi. Stefano Cannelli era un uomo dal carattere forte, sempre pronto a mettersi in gioco. I funerali verranno officiati domani mattina alle 10 alla Collegiata di Offida. “Questa notte – scrive l’avvocato sambenedettese Gian Luigi Pepa – è morto un amico, un mio coetaneo. Ricordo che eravamo poco più che adolescenti, ma eravamo già accomunati dagli stessi ideali. Credevamo in una nazione che amasse il proprio popolo, in un popolo dedito al benessere sociale della nazione. Stefano credeva nell’impegno sociale, da sempre sindacalista per combattere battaglie a favore dei lavoratori. La politica ha assorbito tanta parte della sua vita. Come me, tutti quelli che lo conoscevano sono sconvolti da questa terribile notizia”. Ai suoi familiari va il nostro più sincero cordoglio.
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