Riceviamo e pubblichiamo: “I soldi delle Regioni del Nord Italia? Noi “terroni” non li abbiamo mai visti. I meridionali dovrebbero richiedere il tanto decantato contributo “Latte delle mammelle del Nord Italia”
di Biagio Maimone
“In seguito alle recenti dichiarazioni di alcuni giornalisti e governatori di Regioni del Nord Italia, i quali sostengono, stanchi e arrabbiati, che il Sud Italia viva grazie ai soldi del Nord, i meridionali si chiedono: “Dove sono questi soldi ? A chi sono inviati e come è possibile accedervi?”.
E’ ben evidente, considerato la stato di penuria economica nel quale versano, che gli italiani del Sud non hanno mai ricevuto soldi dal Nord Italia , neppure per beneficenza.
Qualcuno afferma di essere stanco di continuare a “mantenere” noi poveri meridionali e di assicurarci una sana agiatezza grazie al proprio sacrifico e al sudore della propria fronte.
” Basta succhiare dalle nostre mammelle ! Basta fare i mantenuti !” qualcuno ha scritto. Assolutamente falso. Mantenuti da chi?
A Napoli si dice “cornuti e mazziati”. Perché ?
Perché lo Stato italiano, dalla nascita della Costituzione, considera i nostri territori e gli italiani che in essi vivono un popolo a sé stante. Lo sanno anche i bambini. Strano che illustri giornalisti non conoscano la storia italiana.
I meridionali onesti , che costituiscono l’assoluta maggioranza della popolazione del Sud Italia, non solo subiscono gli influssi della povertà, ma anche la presa in giro di chi vive nell’opulenza.
Ci chiediamo se , per caso, le invettive di alcuni giornalisti si riferiscano ad ben determinati meridionali o “terroni” mafiosi , i quali certamente , almeno la maggior parte di essi, non vivono nel Sud Italia, ma nel Nord Italia, nel cui territorio sono ben radicati. Essi vanno “d’amore e d’accordo” con i settentrionali e non devolvono assolutamente soldi a noi poveri e onesti terroni.
Sono sicuramente questi i meridionali a cui allude una certa stampa, i quali è vero che, insieme ad alcuni ben noti “polentoni”, “succhiano le mammelle” del potere politico e economico del Nord che alimenta non certamente i poveri meridionali, ma i potenti.
Se qualcuno riesce a dimostrare che il popolo meridionale si è arricchito all’inverosimile grazie al latte delle mammelle del Nord, lo dimostri pure, ma con i fatti.
Propongo, quindi, ai meridionali che vivono in difficoltà economica di inoltrare il proprio numero di Iban bancario alle Amministrazioni delle Regioni del Nord e di richiedere il tanto decantato contributo “Latte delle mammelle del popolo Nord”.
Saremo felici di vedere che questo latte benefico nutra chi ne ha davvero bisogno”.