giovedì, Marzo 28, 2024
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Sulmona, isola pedonale. Nardella (Uil): “Buona la prima ma attenzione ai possibili furbetti”

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SULMONA – “Questa mattina ho voluto personalmente constatare l’immagine che Corso Ovidio, “svuotata” dalle inquinanti auto, offriva ai tantissimi passanti in occasione della prima giornata (delle diverse che caratterizzeranno i fine settimana di settembre) dedicata alla pedonalizzazione di parte del centro storico di Sulmona. L’impressione è stata quella di una strada che sembrava essere di altri tempi. Un Corso tra i più belli d’Italia  ove al via vai di gente faceva da contraltare l’immagine di turisti visibilmente felici di aver scelto una meta così improntata a far gustare il ricco patrimonio architettonico e culturale senza l’assillo del disturbo arrecato dagli “infernali” motori a scoppio. Tuttavia qualche dubbio mi è sorto e spero resti tale. Malgrado il Corso fosse chiuso, infatti, non poche sono state le auto bloccate dai bravissimi poliziotti locali e successivamente lasciate libere di percorrere il tracciato transennato in quanto rivelatesi possessori di pass per portatori di handicap.
Potrà sembrare un caso ma a dirla sinceramente mi sono sembrate troppe quelle che hanno percorso la strada chiusa e solo perché  giustificati dal salvacondotto pro disabili presentato a richiesta dei poliziotti. Per dirla breve, insomma, mi sono sembrati troppi, a naso, per una città che conta poco più di 20.000 abitanti.
Una in particolare ha attirato la mia attenzione ed è stata quella di due coniugi che, poco dopo essere stati fermati e subito lasciati liberi di proseguire dopo  aver solo mostrato il possesso del previsto pass pro disabili, hanno parcheggiato in prossimità della rotonda di San Francesco della Scarpa pur essendo stati pochi istanti prima preventivamente avvertiti della possibilità di parcheggio esclusivamente negli stalli riservati ai portatori di handicap  e da lì scendere dalla loro auto apparentemente  come due normali persone. Sarebbe bene capire, a tal proposito, quanti pass siano stati consegnati, quanti attualmente siano quelli validi e con quale criterio venga concesso di circolare quando si è in possesso dello stesso. Sarebbe bene farlo per rispetto di tutti ed in special modo nei confronti di  chi il dramma dell’handicap lo vive nella sua quotidianità”.
Così ieri in una nota il componente della segreteria  confederale Uil Adriatica Gran Sasso Mauro Nardella.
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