ROMA – Tutti gli sposi che affrontano con amore il matrimonio, sia esso civile che religioso vivono una favola, che si ricorda per tutta la vita, nel bene e nel male, quasi a suggello della recitata frase “nella buona e cattiva sorte.” Certo siamo abituati a leggere di matrimoni di personaggi più o meno ricchi o famosi, dove spesso a far da padrone è lo sfarzo e l’ostentazione dovuta al rango. Quasi mai si scrive di matrimoni semplici, normali, di persone che vivono del loro lavoro, magari anche
umile e con normalissimi invitati non accreditati al fantastico mondo dei V.I.P.
Ma ci sono delle eccezioni meravigliose che vanno raccontate, senza se e senza ma, pur non dimenticando tanti dolori, tante situazioni drammatiche vissute, non ultima l’assenza dei figli di lei cui parleremo in altriarticoli, dove affronteremo i tanti e vari problemi che sempre più vengono fuori e di cui per vari motivi,
dalla politica, alla magistratura, per via di case famiglia ed assistenti sociali ecc. tendono a esser tenuti nascosti, rendendo certe situazioni a dir poco inumane.
Li chiameremo Renzo e Lucia, in onore di un grande romanzo scritto da grande Alessandro Manzoni, con il più vivo augurio che questa favola appena iniziata possa trasformarsi in realtà e che entrambi possano raggiungere quella felicità che li possa ripagare delle grandi e non comuni difficoltà che hanno colpito lei fin
dai primi anni di vita e lui con grande coraggio ha deciso di condividere e che solo un vero e sincero amore può unire.
Renzo, in simpatico giovane deciso e determinato, con un lavoro che pochi oggi vogliono fare, perché ricco di sacrifici, di orari che spesso non lasciano spazio a quelle distrazioni a cui troppo spesso i giovani coetanei non intendono rinunciare, è perdutamente innamorato della Sua Lucia, tanto da volerne condividere ogni cosa.
Lucia, bellissima giovane di 32 anni, con occhi dolcissimi che nascondono i troppi dolori patiti fin da tenera età, a causa un mondo crudele ed inumano e da una società incapace di rendere giustizia, è purtroppo affetta di un grave handicap, che inevitabilmente la segna, costringendola ad un interprete LIS.
Parliamo di due giovani che unendosi in matrimonio hanno manifestato quell’amore vero che sembra toccarsi con mano e che ha dato vita ad una giornata vera e speciale per tutti coloro che hanno avuto la fortuna ed il piacere di parteciparvi.
Cerimonia celebrata in un hotel ristorante a pochi metri dal bagnasciuga del Lago di Bracciano, e dove anche la natura sembra abbia voluto benedire gli sposi offrendo loro una bellissima giornata con dei colori fantastici e con delle acque immobili da sembrare un meraviglioso specchio gigante nella quale due
bellissime papere bianche nuotano insieme, vicinissime tra loro e a pochi centimetri della riva guardandosi amorevolmente.
Quanta emozione nei loro volti, mentre il sindaco, coadiuvato da una bravissima traduttrice officiava il rito civile del loro matrimonio che loro hanno voluto dedicare a “Peter Pan”, come l’inizio di una storia particolare, con la speranza di poter riunire per potere amare i figli di lei insieme ad quei figli che la provvidenza vorrà loro donare. Quanto amore, quanta dolcezza nei loro occhi, ma anche quanta fantasia nel realizzare un matrimonio fiabesco.
Così dopo la cerimonia, si sono avvicinati due sposi, vestiti di bianco come loro, frutto di una purezza d’animo e su dei trampoli che li innalzavano in cielo e tenendoli per mano li hanno accompagnati alla macchina per il consueto giro di fotografie. Tornando poco dopo non dalla strada in auto, ma dal lago, in una fantastica barca a remi color legno con il barcaiolo anch’egli vestito di bianco.
Una raffinatezza che da l’idea della nobiltà di animo degli sposi. E’ durante il trattenimento che ci si rende conto che stiamo tutti vivendo una favola bellissima.
L’ingresso di una palla enorme e trasparente, che sembra di vetro, con dentro una bellissima ragazza in tutù bianco, che si dirige verso il tavolo degli sposi, danzando con grazia accompagnata da una musica che allieta tutti i commensali, è l’inizio di quello che ci verrà offerto e di cui potremo gustarci tra una portata e l’altra. La danza, prima di una splendida ragazza che utilizza due cerchi e con grazia li muove piacevolmente come fossero ali, poi l’ingresso di due splendide ballerine che con eccellenti effetti scenici di fumo sembrano ballare sospesi tra le bianche nuvole, in uno spazio davanti gli sposi delimitato da lance di fuoco.
Arrivando poi ad una bravissima atleta che ha piacevolmente intrattenuto tutti eseguendo impegnativi esercizi che in genere vediamo nei circhi più prestigiosi.
Conclude un abile Nino Taranto, conosciutissimo e simpaticissimo comico che ha saputo scegliere delle piacevolissime battute sulla vita di coppia che hanno permesso a tutti di sorridere e che grazie alla bravura della traduttrice LIS Debora Simonetti anche i non udenti hanno potuto gustarsi con ilarità questo momento.
Fantastico poi il taglio della torta all’esterno del locale, tra fumi bianchi, giochi pirotecnici e le danze di due graziose ballerine con la presenza di due circensi trampolieri tutti vestiti di bianco, ad indicare la purezza d’animo.
A questa festa si era cercato di far partecipare i due figli di Lucia, ma qualcuno non lo ha permesso, con grande dolore della mamma. Una bellissima favola, quella che Lucia e Renzo hanno vissuto e, augurando loro che duri per sempre, cercheremo di capire che cosa sarà possibile fare per realizzare anche l’altro grande sogno: quello di riunire la famiglia.
Ettore Lembo
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