Sono ormai 93mila le firme apposte sulla petizione per il reintegro immediato della scorta al Capitano Ultimo. La battaglia per la sicurezza dei cittadini prosegue in attesa del pronunciamento definitivo del Tar.
“Vi ringrazio ad uno ad uno – dice il Colonnello Sergio De Caprio, che nel 1993 effettuò l’arresto di Totò Riina – perchè non è solo una petizione. E’ una lotta coi denti. E’ il nostro grido contro chi esercita il potere anzichè rendere un servizio. Non si tratta solo di restituire la scorta al Capitano Ultimo. Si tratta di far vincere la sicurezza dei cittadini sulla violenza della mafia. Noi non ci fermeremo”.
Nel corso di una recente intervista (disponibile nel video riportato di seguito), Ultimo ha dichiarato: “Noi siamo gente semplice, sono fiero di quello che ho fatto per il popolo. Ora devo tornare ad essere il niente dal quale sono venuto.
C’è amore tra soldati e popolo, tra carabinieri e cittadini. Dobbiamo applicare il mutuo soccorso come ci hanno insegnato i nostri nonni. Siamo quello che siamo e dobbiamo amarci per quello che siamo.
Per quanto concerne la problematica relativa alla scorta la questione è gravissima. Il problema sono infatti gli altissimi funzionari che affermano che la mafia non è più un gravissimo problema per i cittadini. In questo modo affermano che non è più un problema Bagarella, che voleva uccidere il Capitano Ultimo. Il problema qui non è la revoca della scorta, ma il fatto che si tratta di un attacco alla sicurezza dei cittadini.
L’amore si costruisce, la consapevolezza si costruisce. A volte si vince, a volta si perde. E se c’è chi vince sempre, allora vuol dire che è un gioco”.
Sono ormai 93mila i cittadini che si sono stretti in questa battaglia intorno al Capitano Ultimo. Per chi volesse firmare, il link è il seguente: https://www.change.org/p/reintegriamo-la-scorta-al-capitanoultimo/
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