venerdì, Aprile 19, 2024
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Cop25 Climate change, Alfonso Luigi Marra: “Società si è condannata alla cretinaggine”

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Di seguito l’intervista a Alfonso Luigi Marra a Spraynews.it: «E’ ora di spengere il mondo per salvarci dal disastro ambientale»https://www.spraynews.it/post/intervista-a-alfonso-luigi-marra-e-ora-di-spengere-il-mondo-per-salvarci-dal-disastro-ambientale

La posizione di Alfonso Luigi Marra

Alfonso Luigi Marra, avvocato, scrittore, ex parlamentare europeo. Se gli italiani hanno conosciuto il signoraggio, o meglio, per dirla con le sue parole «il crimine del signoraggio», che rende le banche centrali – organismi privati si badi bene – padrone del nostro futuro e delle economie nazionali lo devono in gran parte alle battaglie di Marra che intervistato al quotidiano online Spraynews.it sulla conferenza di Madrid la Cop25 in cui si decideranno le future strategie sulle emissioni dichiara: “Siamo giunti non si può fare niente, addirittura è un errore porsi degli obiettivi. Nel senso che bisogna prima di tutto cambiare metodo. Ora che cosa determinerà il cambiamento del metodo nell’esercizio del pensiero? Lo determineranno gli eventi. Trent’anni fa quando la mattina andavo a caccia c’era sempre l’erba ghiacciata nei prati. Da diversi anni quell’erba bianca non la si vede più. Io sono silano e ricordo che mia madre diceva che in Sila la neve iniziava a novembre e finiva a maggio.

“Necessario cambiamento culturale”

Dagli anni Novanta in poi la neve sulla Sila è una eccezione. Il cambiamento per essere vero ed efficace – afferma Alfonso Luigi Marra a Spraynews.it – deve essere innanzitutto un cambiamento culturale, nel senso che ciascuno deve infrangere le barriere del proprio inconscio fittizio per dirsi quello che è davvero. E invece il dibattito sul clima, e non solo quello, riduce tutto a macchietta. La società si è condannata alla cretinaggine. Nel 1985 scrissi che Andreotti era sì un genio, ma nell’arte di naufragare, di galleggiare all’infinito. Un genio del nulla. Pero attenzione, non è che io pensi che il potere sia cattivo e la massa sia buona. Tutt’altro. Il mio ultimo libro si intitola “Il problema è che fa schifo la gente”. Non è vero che la gente è influenzata dai media, è la gente, al contrario, che influenza i media. La “mente collettiva” non è mai stata ingenua, ma dall’avvento dei media è diventata consapevole di tutto e furba fino alla perversione. Sento dire spesso: “non bisogna generalizzare”. E invece bisogna generalizzare, bisogna avere il coraggio di censurare la società e i suoi mali. La radice del male, come scrivo nel mio libro, è insita nel fatto che l’umanità, resa psicotica, conservatrice, opportunista, viziosa dal consumismo (altrimenti irrealizzabile) ha terrore dell’impegno, della generosità, della positività necessari per il cambiamento che occorre per fermare la catastrofe climatica”.

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