lunedì, Ottobre 14, 2024
Home > Mondo > Boris Johnson e lo spettro dell’Hung Parliament

Boris Johnson e lo spettro dell’Hung Parliament

boris

A poche ore dal voto, i leader Boris Johnson e Jeremy Corbyn sparano le ultime cartucce per racimolare gli ultimi consensi. Seppure il primo sia stato dato favorito da tutti già dall’inizio della competizione, non è detto che arrivare “davanti” basti per governare.

I Tory perdono consensi, e questa non è una novità. Dalle dimissioni di Cameron e successivamente al voto che vide la popolazione britannica esprimersi a favore della Brexit ne è passata di acqua sotto i ponti. Perfino quella che veniva definita da tutti come la nuova Lady di Ferro (Theresa May, ndr.) ha dovuto mollare la presa e cedere il passo a qualcuno di ancora più duro di lei, l’ex sindaco londinese Boris Johnson.

Uscito in questi giorni l’ennesimo spot elettorale Boris Johnson

In questi ultimi giorni è uscito l’ennesimo spot elettorale, che lo vede protagonista di un video più natalizio che elettorale, in cui cerca di convincere un’elettrice indecisa ad accordargli la fiducia, per conquistare la maggioranza necessaria alla Camera per non dover governare senza il minimo dei voti necessari per portare avanti la tanto agognata hard brexit promessa ben prima della campagna elettorale.

E se non dovesse farcela? La “sinistra” britannica è fortemente divisa su molti temi, alcuni sostengono che bisogna comunque attenersi all’indicazione del popolo e procedere verso un’uscita ordinata e graduale dalle istituzioni europee, altri che bisognerebbe votare un’altra volta. La maggior parte dei deputati social-laburisti probabilmente spera vincano i conservatori, ma senza avere i numeri per poter decidere sostanzialmente nulla, erodendogli l’ultima fetta di elettorato che pare darà loro nuovamente la fiducia.

Un governo di minoranza, in poche parole, un “governicchio” lo chiameremmo in Italia, che detta così non fa neanche tanta paura. Gli inglesi invece, consapevoli della grande tradizione parlamentare che li ha visti come pionieri della democrazia occidentale parlano di “Hung Parliament”, letteralmente “Parlamento sospeso”, ad indicare proprio la situazione di precarietà della maggioranza.

A questo punto, la vera domanda è: dopo Johnson e Corbyn, chi saranno i due rivali alla contesa del seggio di Primo Ministro?

Andrea Zappelli

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net