Dall’invenzione avvenuta in Cina fino all’annuale rievocazione della Rivoluzione francese presso la fortezza di Carcassonne, in Linguadoca. La storia dei fuochi d’artificio e del loro utilizzo politico-sociale è al centro del nuovo appuntamento con “a.C.d.C.”, in onda giovedì 26 dicembre alle 22.10 su Rai Storia.
Il documentario introdotto dal professor Alessandro Barbero ricostruisce l’evoluzione dell’arte pirotecnica che, dai maestri italiani (su tutti i Fratelli Ruggieri, artificieri dei Re di Francia) ai cinesi, continua a vivere nei secoli e progredisce anche grazie alle ultime scoperte della tecnologia e della chimica.
Anticipazioni per “Storia dei fuochi d’artificio” del 26 dicembre alle 22.10 su RAI STORIA: l’arte dei “botti”
Anticipazioni per “Storia dei fuochi d’artificio” del 26 dicembre alle 22.10 su RAI STORIA: l’arte dei “botti”
Dall’invenzione avvenuta in Cina fino all’annuale rievocazione della Rivoluzione francese presso la fortezza di Carcassonne, in Linguadoca. La storia dei fuochi d’artificio e del loro utilizzo politico-sociale è al centro del nuovo appuntamento con “a.C.d.C.”, in onda giovedì 26 dicembre alle 22.10 su Rai Storia.
Il documentario introdotto dal professor Alessandro Barbero ricostruisce l’evoluzione dell’arte pirotecnica che, dai maestri italiani (su tutti i Fratelli Ruggieri, artificieri dei Re di Francia) ai cinesi, continua a vivere nei secoli e progredisce anche grazie alle ultime scoperte della tecnologia e della chimica.
Dall’invenzione avvenuta in Cina fino all’annuale rievocazione della Rivoluzione francese presso la fortezza di Carcassonne, in Linguadoca. La storia dei fuochi d’artificio e del loro utilizzo politico-sociale è al centro del nuovo appuntamento con “a.C.d.C.”, in onda giovedì 26 dicembre alle 22.10 su Rai Storia.
Il documentario introdotto dal professor Alessandro Barbero ricostruisce l’evoluzione dell’arte pirotecnica che, dai maestri italiani (su tutti i Fratelli Ruggieri, artificieri dei Re di Francia) ai cinesi, continua a vivere nei secoli e progredisce anche grazie alle ultime scoperte della tecnologia e della chimica.
