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A Roma e Milano 8 donne ogni 10 uomini riescono a sfondare il soffitto di cristallo

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Le 3 regioni fanalino di coda sono SiciliaCalabria e Puglia, ferme ad un rapporto di 4 donne ogni 10 uomini puntualizzano gli analisti di CougarItalia.com. Le più performanti sono invece Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto, con un gender gap di 9 su 10. Seguono poi Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Toscana dove a sfondare il soffitto di cristallo sono 8 donne ogni 10 uomini. 

CougarItalia.com, il primo portale in Italia a specializzarsi nel promuovere incontri tra donne in carriera e uomini più giovani, traccia un bilancio sulla parità di genere in Italia, tenendo conto di 10 indicatori: partecipazione alla forza lavoro, divario salariale, rappresentanza nei posti di lavoro senior, presenza nei consigli di amministrazione, attaccamento al mercato del lavoro, presenza in parlamentopartecipazione politica, diritti di maternità, risultati scolastici e domande di business school.

I risultati?CougarItalia.com mette in evidenza che sono soprattutto Roma e Milano le città dove negli ultimi anni le donne sono riuscite a conquistarsi uno spazio di tutto rilievo: nella Capitale e nel Capoluogo lombardo, infatti, ben 8 donne ogni 10 uomini sono riuscite a sfondare il soffitto di cristallo, come nel recentissimo caso di Marta Cartabia.

E così, per la prima volta, una donna è arrivata al vertice della Corte Costituzionale: i giudici della Consulta hanno eletto presidente la giurista cattolica Marta Cartabia, originaria della provincia di Milano, tra i più giovani presidenti che la Consulta abbia avuto.

Dall’analisi di CougarItalia.com emerge un’Italia fatta di donne che sono riuscite a conquistarsi uno spazio. Perfino il divario salariale si è ridotto, scendendo al 10%, contro una media Ocse del 15%. E in Parlamento siedono 185 deputate su 630 deputati complessivi e 86 senatrici su 315 senatori complessivi.

Ed è inoltre ricoperto da donne oltre un quarto delle posizioni nei consigli di amministrazione nelle società italiane quotate in borsa.

Le 3 regioni fanalino di coda sono Sicilia, Calabria e Puglia, ferme ad un rapporto di 4 donne ogni 10 uomini, mentre le regioni più performanti sono Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto, con un gender gap di 9 su 10. Seguono poi Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Toscana dove a sfondare il soffitto di cristallo sono 8 donne ogni 10 uomini.

L’indice del Lazio, poi, è pari a 7 su 10, in linea con quello nazionale. Ma è appunto ancora più alto a Roma (8 su 10) che si posiziona così a pari merito con Milano (8 su 10).

Secondo quanto potuto rilevare il bilancio del divario di genere tracciato da CougarItalia.com, l’Italia si posiziona comunque decima al mondo, a pari merito con il Canada.

Il nostro Paese ha infatti un indice pari a 7 donne su 10 uomini, superiore alla media Ocse che secondo quanto calcolato è pari a 5 su 10. L’Italia batte così anche la Svizzera, il Regno Unito, i Paesi Bassi, fermi a 5 su 10 e la Germania e gli Stati Uniti che raggiungono i 6 su10.

Le peggiori performance si hanno invece in Turchia, Giappone, Corea del Sud dove a sfondare il soffitto di cristallo sono appena 3 donne ogni 10 uomini. In questi Paesi le società sono ancora troppo maschiliste.

Insomma un cambiamento in Italia ci è stato ed anche grande: sempre più donne sono al potere, anche nelle relazioni personali.«Un aspetto che certamente non dispiace al maschio italiano» mette in evidenza Alex Fantini, fondatore di CougarItalia.com.

«È dimostrato che a partire da 38-40 anni le donne hanno un risveglio biologico e sessuale, specialmente quelle che si sentono realizzate ed autosufficienti. E questo attrae sempre più uomini» conclude Alex Fantini.

Questo spiega il grande successo del portale CougarItalia.com dove da una parte troviamo donne di alto livello socioeconomico che sono alla ricerca di giovani e dall’altra i cosiddetti «toy boy»,uomini più giovani attratti dall’esperienza e anche dalle fantasie che derivano da questo nuovo tipo di relazione parzialmente asimmetrica.