Riceviamo dall’associazione Codici e pubblichiamo: Semaforo verde dal Ministero dei Trasporti per l’assegnazione del contributo o del rimborsoper l’acquisto dei dispositivi antiabbandono per ogni bambino di età inferiore ai 4 anni. Per ottenere il bonus da 30 euro, valido anche per chi ha già fatto l’acquisto, sarà necessario registrarsi sulla piattaforma informatica accessibile dai portali web www.mit.gov.it e www.sogei.it. Le operazioni inizieranno il 20 febbraio, come fa sapere sempre il Ministero, a cui l’associazione Codici si rivolge segnalando alcune criticità, nella speranza di un intervento chiarificatore.
“L’agevolazione disposta dal Mit è un aiuto prezioso per i consumatori – commenta il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – certo, se fosse partita prima avremmo evitato la corsa all’acquisto accompagnata dall’aumento dei prezzi disposto dalle aziende, che come spesso accade in questi casi hanno approfittato della situazione di confusione generale. A nostro avviso, però, c’è ancora un grande problema legato ai dispositivi antiabbandono, su cui richiamiamo l’attenzione del Ministero. Ci riferiamo al funzionamento di questi apparecchi. Alcuni, ad esempio, richiedono il collegamento ad uno smartphone. Per attivare il servizio, il conducente deve lanciare una App oppure portare con sé il telefonino quando scende dall’auto. Parliamo di azioni aggiuntive in contrasto con il senso del dispositivo antiabbandono, pensato per attivarsi automaticamente. Altri apparecchi, invece, sono dotati di un sistema in grado di rilevare quando l’auto è ferma da oltre 10 minuti e quando ciò avviene, parte la segnalazione di allarme. Anche in questo caso, la norma dice altro, ovvero che il conducente deve essere avvisato tempestivamente. Queste sono alcune delle segnalazioni che abbiamo ricevuto dai consumatori – spiega il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – le giriamo al Ministero nella speranza che faccia le verifiche e gli approfondimenti del caso, anche in merito all’omologazione dei dispositivi antiabbandono. Un intervento che riteniamo doveroso, per la tutela dei consumatori e, ancor di più, per la sicurezza dei bambini”.
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