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Ovidio – L’Arte di Amare: continua il libro III

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OVIDIO – L’ARTE DI AMARE. L’opera si divide in tre libri, i primi due dedicati agli uomini con la conquista della donna (la preda) e la tecnica da impiegare, mentre il terzo alle donne per come proporsi e come comportarsi. Il poema, scritto nel periodo in cui Augusto cercava di mettere un freno ai liberi costumi dei suoi cittadini con le leggi matrimoniali, costò ad Ovidio l’esilio a Tomis sul mar Nero (oggi Costanza). Traduzione e introduzione di Ortensio Celeste RL S.P.A. editore 2017 – Un libro da leggere.

Continua il libro III 555 – 556 L’amante giovane e quello esperto

Chi guida un carro non userà lo stesso freno con un cavallo che conosce le briglie da poco e con uno esperto: allo stesso modo, per catturare un uomo dalla personalità resa forte dagli e un giovane ancora in erba non va percorsa la stessa strada. Quest’ultimo, che è inesperto, alle prime armi in amore e che è arrivato a toccare il tuo letto come tua giovane preda, conosca te sola e a te sola sia sempre attaccato: è un terreno fertile che devi proteggere con un’alta siepe. Tieni alla larga le tue rivali e, finché sarai l’unica a possederlo, la vittoria sarà in mano tua: regno e amore, gestiti in società, non si mantengono bene.

Invece un veterano sarà capace di calma e giudizio in amore, di sopportare tante cose altrimenti  insopportabili per una recluta. Non butterà giù la porta di casa della propria signora e non farà la pazzia di darle fuoco, non le graffierà le guance delicate, non si strapperà la tunica e non la strapperà a lei, non le strapperà i capelli per farla piangere. Queste cose sono da ragazzi nel fervore dell’età e della passione, il veterano invece resisterà alla violenza delle ferite con assoluta calma, il suo sarà un lento (ahi) bruciare al fuoco, come il fieno quando è umido, come a legna appena tagliata da un bosco di montagna. Si tratta di un amore che da maggiori garanzie, meditato e più fertile dell’altro; i frutti che tendono a scappare, invece li dovete cogliere con mano rapida.

577 – 588 Ma ogni tanto bisogna rifiutare i propri favori

Ormai ho aperto le porte al nemico e allora diciamo tutto fino in fondo, siamo leali in questo mio perfido tradimento. Concedersi con facilità non è un buon modo per nutrire un rapporto che si voglia duraturo. Ogni tanto, a intervallare le gioie del piacere, va opposto il rifiuto. Lascialo prostarsi alla porta, lascialo imprecare contro la porta crudele, lasciagli alternare insistentemente implorazioni e minacce. Il dolce alla lunga non si sopporta, e allora rifacciamoci con qualcosa di amaro: non è raro che una nave finisca affondata da venti favorevoli. Il motivo, che impedisce alle mogli di essere amate, è che i mariti con loro ci stanno quando vogliono. Metti anche davanti a loro una porta e un portinaio che con tono deciso dica: ”Non è permesso”, e così, rimasti fuori, anche loro sentiranno la passione.

589 – 610 L’amante non deve credere di essere l’unico

Ma asta con queste spade puntate, la battaglia deve diventare più pungente, e guardate che non ho alcun dubbio sul fatto che diventerò preda delle mie stesse frecce. Per tutto il periodo che dura la tua caduta nella tua rete ed anche dopo, quando la cattura è fresca, l’innamorato deve vivere nella speranza di essere l’unico ad avere accesso alla tua camera da letto. Ma subito dopo abbia sentore della esistenza di un rivale, con cui condivide la promessa del letto; rinuncia a questo strattagemma e l’amore avvizzisce. Un cavallo di razza corre veramente, quando gli si è aperto il recinto, se ha chi inseguire e superare. Subito un torto riaccende anche il fuoco più smorto: ecco, lo confesso, io non amo se non mi si fanno dei torti. Il perché della sofferenza però non gli sia troppo chiaro, pensi anzi, nella sua preoccupazione, che ci sia sempre più di quanto verrà a sapere. Per lui sono un pungolo la pressante e fastidiosa sorveglianza di un tuo finto servo, l’eccessiva e insopportabile attenzione che ti riserva il tuo severo marito. Il piacere che si ottiene in un contesto di tranquillità  stuzzica di meno; magari godi di maggiori libertà di quante ne godesse Taide, ma fingi comunque di vivere nella paura. Anche se puoi introdurlo con maggior agio alla porta, il tuo amante fallo passare dalla finestra e accoglilo con la paura in volto. Poi arrivi di corsa un’astuta ancella che dica “siamo rovinate”! e nascondi di fretta il giovane tutto tremante. Ogni tanto però ci sia un po’ di sesso in un contesto di tranquillità ed esente da paure, perché non pensi che le notti con te siano un costo troppo alto.

Continua il libro terzo. 611 – 658 Come eludere una stretta sorveglianza del marito

NOTA: 1- Anche tra gli uomini i migliori amanti non sono le reclute ma i veterani, che hanno esperienza di donne, sopportano le scappatelle e sanno come gestire il rapporto; 2- Malgrado qualche paragrafo prima abbia esortato le donne a non frenarsi (perché nulla loro si consuma) Ovidio consiglia qualche rifiuto per tenere il fuoco della passione sempre alto. 3- Il nome di Taide, amante di Alessandro Magno e poi sposa di Tolomeo I di Egitto, nella letteratura greca e latina giunse ad evocare l’etera per antonomasia.

Luciano Magnalbò

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