di Anna Maria Cecchini
Le bufale in rete, l’Oms dichiara: è infodemia
Covid-19, quanti di voi non hanno ancora letto, ascoltato, postato e divulgato alcune delle panzane che da settimane rimbalzano dai social o dai messaggi di whats app, inviate come delle vere e proprie catene di Sant’Antonio, da persone che nella quotidianità, magari rivestono ruoli autorevoli, di prestigio, socialmente degni di rispetto e di cui ci fidiamo? Iniziamo la nostra rassegna con le sciocchezze basic, quelle che non prevedono teorie complottistiche e scenari da “ The day after “ ma raccomandano, suggeriscono comportamenti particolari, abitudini persino salutari, con la promessa salvifica, di rimanere immuni da un eventuale contagio.
1)Assumere vitamina C.
In un audio diffusissimo, una fantomatica infermiera lombarda, riferisce di come in alcuni ospedali stiano curando la Covid-19, la malattia data dal Coronavirus, somministrando vitamina C ai pazienti, citati 3 ospedali lombardi: il San Gerardo di Monza, il Policlinico e il Sacco di Milano ove si utilizzerebbero tali cure. Si consigliano quindi, una dieta mirata e l’acquisto di un prodotto ad hoc. Peccato però, che interpellate, le strutture in questione si siano dissociate da tali affermazioni e che Andrea Gori, direttore Malattie Infettive del Policlinico di Milano, abbia smentito categoricamente la notizia.
Le terapie utilizzate nella cura dei pazienti sono standardizzate, perché sono state decise, dai primari di malattie infettive di tutta la Regione Lombardia in modo coordinato e la vitamina C come anche il Cebion non sono contemplati. La stessa ditta produttrice, la Dompè farmaceutici, si è dissociata dal messaggio ingannevole promosso e divulgato nel web e ha informato che perseguirà le vie legali per tutelare la propria reputazione. Il mito del potere terapeutico, incontrastato e onnivalente della vitamina C, risale agli anni 70, quando il premio Nobel Linus Pauling, ne divulgò le proprietà, da allora ciclicamente ritorna in auge e miete vittime tra gli ingenui di ogni età e latitudine. Lo stesso Andrea Gori, chiarisce come una spremuta al pari del consumo di alimenti contenenti la vitamina C, rientri tra le abitudini salubri che ognuno di noi dovrebbe avere, nell’ambito di una dieta corretta e salutare ma non possiamo davvero credere che sia sufficente a renderci immuni dal virus. Ricordiamo come da questa testata, fin dall’inizio, ci siamo impegnati nell’informarvi correttamente anche relativamente ai farmaci utilizzati nella cura della Covid-19, individuando i 3 che realmente vengono somministrati: un antiretrovirale, il Kaletra,utilizzato in passato per il trattamento dell’Hiv, un antireumatico, l’Idrossiclorochina e solo in casi selezionati il Remdesivir, un nuovo farmaco sperimentale, la cui efficacia sembra essere documentata, dall’esperienza in campo dei medici cinesi.
2) Numero elevato di ventenni intubati all’ospedale di Niguarda di Milano. Audio virale ma smentito in toto dalla stessa struttura ospedaliera.
3) Bere acqua. La fake news in oggetto, raccomanda di bere un sorso d’acqua ogni 15 minuti per evitare il contagio. La smentita proviene dall’esperto di malattie infettive della Vanderbilt University, William Schaffner dalle pagine del Nyt: “ raccomandiamo sempre di assumere liquidi frequentemente e mantenere umide le mucose, questo fa sentire meglio ma non protegge da un eventuale contagio”.
4) Radersi la barba. Negli Stati uniti è circolata una infografica del Cdc, centro per il controllo delle malattie che raccomanda agli uomini di tagliarsi la barba come arma difensiva contro il Covid 19. Peccato che come smascheri Tom Skinner, portavoce del Cdc, all’Associated Press, la foto è relativa ad una campagna informativa del 2017, i cui destinatari sono i lavoratori che devono indossare respiratori per proteggersi, durante lo svolgersi della loro attività.
5) Assumere aglio per contrastare il Covid-19
L’Oms informa che l’aglio può avere proprietà antimicroibche ma che non ci sono documentazioni scientifiche ad oggi che testimoniano la correlazione tra la sua assunzione e una immunità al virus.
6) Bere diossido di cloro e prodotti correlati come la MMS ( Miracle Mineral Solution), un detergente americano a base di candeggina. Usa, la Fda ( Food and Drug administrastion), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici ha messo in guardia dalla ricetta anti contagio diffusa dai social, ove si invitano le persone a bere le due sostanze citate che renderebbero immuni dal contagio, quasi come una pozione magica, peccato però che determino realmente solo nausea, vomito, diarrea e sintomi di grave disitrazione.
7) Il falso rimedio dell’argento colloidale. L’argento colloidale è costituito da particelle d’argento sospese in un liquido. Alla soluzione liquida si attribuiscono notevoli e svariate proprietà terapeutiche, sopratutto si argomenta la sua utilità nel rafforzare il sistema immunitario e da qui è scaturita la relativa fake che millantava il suo impiego come presunto rimedio anti covid. La Fda ha intrapreso un’azione contro tutte quelle aziende che promuovono prodotti d’argento colloidale con affermazioni fuorvianti.
8) Uso di mascherine e guanti come protezione dal Covid-19. L’Oms raccomanda di usare le mascherine di protezione solo se si sospetta di aver contratto il nuovo Coronavirus e si presentano sintomi quali tosse o starnuti oppure se ci stiamo prendendo cura di una persona, con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. L’uso razionale è indispensabile per evitare inutili sprechi di risorse preziose.
A questo punto la domanda è lecita, data la svariata tipologia di mascherine esistente sul mercato e gli sciacalli sempre pronti ad approfittarsi delle disgrazie individuali e collettive : di quali mascherine stiamo parlando? Le mascherine idonee a proteggerci dal nuovo Coronavirus sono quelle filtranti, le Ffp2 e Ffp3 che possiedono un’efficacia filtrante del 92% e del 98% e devono essere indossate nel modo giusto aderendo perfettamente al viso. L’Oms prescrive che il dispositivo debba essere conforme alla norma EN 149 con valida marcatura CE seguita dal numero dell’organismo di controllo che ne autorizza la commercializzazione. Anche i dispositivi di protezione individuale, dotati di filtri antipolvere, in grado di proteggere da aereosol solidi e liquidi sono idonei a proteggerci dalla diffusione del nuovo Coronavirus. Queste semimaschere filtranti antipolvere, sono particolarmente diffuse nelle strutture sanitarie, per prevenire il contagio del personale medico e paramedico, da agenti infettivi e rappresentano uno strumento importante di protezione contro il rischio biologico. Concludendo, le classiche maschere da chirurgo non servono a nulla. Circa l’utilizzo dei guanti, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco sottolinea come le mani vadano correttamente lavate per 60 secondi o igienizzate con soluzioni che contengano al 60% alcool e come l’utilizzo dei guanti non ci metta al sicuro dal rimanere contagiati e diffondere a nostra volta il virus, in quanto andrebbero cambiati ogni minuto, per evitare appunto che diventino in realtà, un ricettacolo di agenti infettivi.
9) I bambini sono immuni. Assolutamente falso. Vero invece che i bambini contraggono il SarsCoCV-2 in percentuali statisticamente inferiori e che nella stragrande maggioranza dei casi, presentano una sintomatologia più lieve, ma non sono in alcun modo protetti a priori dal virus e questa falsa credenza mette a repentaglio la salute dei nonni in primis.
Le fake complottistiche: l’invasione dei soldati Usa, il coprifuoco per biocontenimento e gli elicotteri di notte.
L’invasione di 20.000 soldati americani In rete spopola la notizia di un presunto sbarco di un contingente di 20.000 soldati americani in Italia a causa dell’epidemia.Falso. Vero: Defender 2020. Esercitazione Nato programmata in tempi non sospetti che prevedeva l’arrivo di 37.000 soldati americani, ora si svolgerà senza l’impiego delle truppe italiane e con un numero inferiore di unità a stelle e strisce.
Il Biocontenimento BSL-4. Favoleggiato uno scenario marziale apocalittico, degno del miglior film di genere, previsto per il 15 marzo nel caso il numero dei contagiati continui ancora a crescere drammaticamente. “ Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati poer i rifornimenti necessari. Nessun’altra persona potrà lasciare la quarantena domiciliare, malata o sana, gravee o no”. Questo il testo, del messaggio fraudolento diffuso in rete, che ha mietuto molte vittime anche tra gli insospettabili, complice l’isteria collettiva di questi giorni bui.
Disinfestazione notturna e relativo consiglio di ritirare i panni stesi. L’allarme tragicomico informava che di notte, elicotteri avrebbero svolto attività di disinfestazione e quindi si consigliava di ritirare il bucato steso sui balconi, terrazzi o all’aperto e di far rincasare i propri animali domestici.
Proposta di Palmieri : un portavoce digitale per smascherare le bufale sul Covid-19.
Il deputato FI Palmieri, responsabile digitale e della comunicazione elettorale di FI “ Ritengo che in questo momento combattere l’infodemia sia importante quanto combattere l’epidemia “. A tal proposito Palmieri ha ideato la costituzione di un mini sito certificato dal Governo, dove ogni cittadino abbia la possibilità di controllare la veriticità del messaggio che gli è arrivato, chiedendone la verifica a tecnici adibiti a tale compito che forniranno la risposta in 24 al massimo 48 ore. Il team di probabili candidati per il lavoro di smascherare le fake news, proposto da Palmieri vede l’eventuale contributo del virologo Burioni, dei cacciatori di bufale esperti come Paolo Attivissimo, David Puente, del portale dottoremaeveroche.it oppure Pagella Politica. Insomma molte sono le personalità e le cariche istituzionali che avrebbero le competenze per aiutare le persone a non rimanere vittime di false credenze o notizie farlocche e Palmieri auspica che la costituzione di tale strumento di garanzia avvenga quanto prima.
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