Coronavirus, sono di pochi minuti fa le dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte relative alla necessità di procedere al blocco totale di tutte le attività, sia pubbliche, sia private, ritenute non essenziali. Rimarranno aperti ovviamente supermercati e farmacie.
Ad oggi il numero dei pazienti contagiati ha superato in Italia quota 42.600, le vittime sono 4.821. Nella giornata di oggi sono stati inoltre registrati 793 decessi. La Lombardia resta la regione più colpita. In tutta la Regione il virus ha ucciso ben 3mila persone. Nessun rito funebre in questo tempo di emergenza. Il servizio sanitario è al limite delle capacità.
La Lombardia, insieme al Piemonte, ha già adottato ulteriori misure di contenimento. Nel frattempo sono oltre 7mila i camici bianchi che hanno risposto all’appello del governo per formare una task force da inviare nelle zone più colpite.
“Ieri – ha scritto il Premier qualche ora fa su Facebook – abbiamo lanciato un appello straordinario per creare una task force di 300 medici che possano operare nelle strutture sanitarie regionali, rafforzando l’azione di chi in queste ore è esposto in prima linea a combattere contro il Covid-19.
È una delle risposte messe in campo per raccogliere il grido di allarme lanciato dagli ospedali delle Regioni e delle Province maggiormente colpite, dove medici, infermieri e volontari stanno lavorando senza sosta in condizioni difficili per assistere i malati”.
Circa diecimila le persone denunciate oggi per aver violato le precrizioni disposte dal governo per contenere il contagio.
Positivo al Coronavirus un agente della scorta del Premier, che in ogni caso, si è sottoposto al tampone risultando negativo.
Tutte le attività produttive italiane si apprestano quindi a chiudere 15 giorni. Sono escluse solo quelle di importanza strategica, ovvero il settore alimentare e tutta la sua filiera, l’igiene e la sanità.
“In questi giorni difficilissimi siamo chiamati a misurarci con notizie che ci feriscono. I decessi dei nostri concittadini per noi non sono semplici numeri. Quelle che piangiano sono persone. Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza. Non è facile ma non abbiamo alternative. Il nostro sacrificio di rimanere a casa è peraltro minimo, se paragonato a quello di chi lavora in ospedale e alle forze dell’ordine, alla Protezione Civile.
Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo: di chiudere su tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente cruciale per fornire servizi essenziali. Faranno eccezione i supermercati, le farmacie, continueranno ad essere assicurati i servizi bancari, assicurativi, postali e quelli legati ai trasporti”. Ulteriori aggiornamenti e dettagli verranno forniti nelle prossime ore.
Lucia Mosca
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