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Covid-19: il nostro aggiornamento in tempo reale

seconda ondata

di Anna Maria Cecchini

Italia: ultime notizie Covid-19

La Protezione civile, alle 18 di ieri, ha fornito il consueto bollettino: 80.539 sono le persone che nel nostro Paese hanno contratto il virus dall’inizio della sua diffusione. 60.013 le persone positive, sottoposte al test, rispetto ieri registriamo un incremento di 4.492 unità. Contiamo 8.165 morti, 662 in più rispetto le ultime 24 ore, 10.361 le persone guarite, quasi 1.000 in più rispetto ieri. Tra i contagiati solo 24.763 sono ospedalizzati.

Dalla Lombardia il grido di dolore e la risposta in pieno spirito pragmatico, della nostra gente del Nord, pronta ad arginare la tenaglia Covid-19. Il governatore Fontana, ieri, ha dato la notizia di un’ inaspettata recrudescenza, del numero dei caduti, perché di guerra ormai scriviamo da mesi. Ed è la provincia di Milano a registrare il maggiore numero di positivi, 848, contro i 373 del 25 Marzo. Il bollettino odierno, ci restituisce la cifra di 2500 nuovi contagi.

E’ troppo presto per valutare se l’incremento sia un caso eccezionale, dovuto magari a qualche errore passato o se sia la spia di un nuovo incremento dell’attività spietata e falcia vite del nuovo Coronavirus.

La querelle dei tamponi, Fontana: “Spetta solo all’Oms indicare come procedere

Attilio Fontana è schietto e centra immediatamente il punto: non spetta ai sindaci, né al Governatore o ai sottosegretari amanti della sterile polemica fine a sé stessa, ma all’Oms, all’Istituto superiore della sanità indicare la via e il modo di procedere. Come il Ministro Speranza sa, la Lombardia ha rigorosamente seguito i protocolli dettati dall’Iss e dall’organismo scientifico che collabora col ministero. Le disposizioni indicanod i procedere col tampone univocamente verso i sintomatici, definendo fuorvianti, i risultati in caso contrario, e in questo modo nella regione Lombardia si è proceduto sin dal 27 Febbraio.

Emergenza Coronavirus, tutta la Lombardia e capofila Bergamo in ginocchio. Grave saturazione degli ospedali, divenuti focolai di infezione, mancano i posti letto e i respiratori. Gara di solidarietà tra i vips e le associazioni benefiche.

La gara di solidarietà, partita dall’iniziale slancio di generosità della coppia Chiara Ferragni e Fedez, lanciata dai loro social con un tesoretto di 100.000 euro, ha portato in pochissimi giorni alla realizzazione di un reparto aggiuntivo di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano.

Il risvolto noir, della campagna-raccolta fondi dei Ferragnez: l’Antitrust indaga. Il 25 Marzo le donazioni sono arrivate a 4 milioni e 436.000 euro. 202.000 persone hanno donato i loro risparmi sulla piattaforma GoFundMe in maniera gratuita, pensavano, prima che l’Antitrust indagasse.

In realtà l’Agcm ha scoperto come esistano dei costi occulti, connessi alle transazioni con carta di credito e debito, che si aggirano tramite una preimpostazione della piattaforma, intorno al 10% della somma che desideriamo donare. Solo il più esperto può accorgersi della gabella e raggirarla in modo manuale, digitando dopo aver selezionato “ Altro” un bello 0 tondo, tondo. Anche il Codacons desidera far luce sull’intera faccenda e ha richiesto all’Ospedale San Raffaele, di precisare in che misura i lavori siano stati realizzati, grazie ai soldi raccolti dalla campagna dei Ferragnez.

Ovviamente il Codacons richiede che i soldi pagati dagli utenti, per la commissione del 10%, vada loro restituita: 400.000 euro incassati dal fondo e 116.000 euro di spese carte di credito.

Nel frattempo il Codacons ha fatto partire un esposto all’Antitrust e alla Procura della Repubblica di Milano in cui si chiede di bloccare tutte le raccolte fondi ingannevoli o che applicano commissioni nascoste o equivoche agli ignari donatori.

Dal Veneto, apprendiamo dal governatore Luca Zaia che al momento la curva dei contagi sembra abbia subito un arresto. L’isolamento di oltre 17.000 persone ha avuto un effetto positivo. Restano i morti.

Da Asolo (Treviso), informiamo della scelta coraggiosa ed encomiabile del primo cittadino Mauro Migliorini, che ha deciso di ritornare a svolgere, a tempo pieno, la propria professione di infermiere, in un reparto di rianimazione dedicato ai pazienti Covid.

Questa è l’Italia e questi sono gli italiani. In questi mesi, abbiamo documentato molte testimonianze di indefessa dedizione al proprio lavoro, dei medici e degli infermieri, definiti angeli in prima linea, solo perché quotidianamente abbiamo perso il senso profondo della nostra umanità. Non angeli, né eroi. Persone qualificate che decidono nonostante le avversità e le innumerevoli mancanze di un sistema che scricchiola a volte, di lottare e farcela. Perchè chi gioca per la propria vita e quella degli altri, lotta sempre per vincere anche quando il nemico è insidioso, sconosciuto, invisibile.

Le Marche, il Veneto e l’Emilia Romagna rimangono le Regioni maggiormente offese. Di seguito la tabella riassuntiva.

Firenze: la parola al portavoce della delegazione dei medici ed infermieri cinesi venuti in nostro soccorso che ci spiega alcune misure adottate in Cina durante il picco dell’epidemia. 1) Scarpe e particolari collari per i nostri cani al fine di evitare il contatto con il virus. 2) Blocco dei mezzi pubblici. 3) Possibilità di andare a fare la spesa solo ogni 3 giorni e solo una persona per nucleo famigliare, in un negozio ove possano entrare solo 5 persone alla volta. 4) Disinfestazione delle suole delle scarpe e delle gomme delle auto che entrono ed escono dal parcheggio con apposito spray. 6) Utilizzo della mascherina: sempre, comunque, ovunque.

“Whatever it takes “, G20: I Ministri promettono nella nota al termine del vertice del 26 marzo di fare “fronte comune” e tutto quello che è necessario per superare la pandemia di Coronavirus. I 20 ribadiscono nel documento riassuntivo dell’incontro che l’unico modo per fronteggiare l’attacco globale del virus, sia quello di unirsi con spirito di solidarietà, per rispondere in maniera trasparente, robusta, coordinata, forti anche dell’ausilio della scienza.

L’Italia dice No alla bozza delle conclusioni del Consiglio europeo, riunitosi nel pomeriggio di ieri, allo scopo di definire gli aiuti che l’Unione europea garantirà agli Stati membri. Sebbene fosse stato tolto ogni riferimento al fondo “Salva-Stati, il Premier Giuseppe Conte ha chiarito che l’Italia non accetterà l’aiuto con gli strumenti utilizzati in passato e ha disposto che nei prossimi 10 giorni, i Paesi Ue trovino un’alternativa più soddisfacente.

Medici, operatori sanitari e pandemia. Sono 41 a ieri i i medici che nell’esercizio della loro professione si sono ammalati e purtroppo sono deceduti, vittime del Covid-19. Tra gli ultimi 4, ricordiamo un medico di Bergamo, vero scenario di guerra, uno di Torremaggiore ( Foggia ), un medico di Torino, un odontoiatra di Lucca, un direttore sanitario a Novara. Aumenta anche il numero degli operatori sanitari contagiati – sono 6.205 – vale a dire più del 9% dei casi totali.

La Fnomceo ha riconfermato con forza, per questo motivo la sua duplice richiesta: che si sblocchino le forniture di dispositivi di protezione individuale ed che vengano eseguiti test a risposta rapida agli operatori sanitari. Sappiamo come negli ospedali, si siano verificati casi di contagio , dovuti anche alla scarsità del materiale dip e all’impossibilità da parte dei medici e degli operatori sanitari, di verificare il proprio stato di salute.

Europa: oltre 15.000 persone hanno perso la vita a causa del Covid-19. Dal bilancio dell’Afp in totale fino ad oggi, 15.500 sono i deceduti, di cui la cifra maggiore si registra in Italia con 8.165 perdite, abbiamo questo tristissimo primato. Al secondo posto la Spagna con 4.089 decessi. Segue la Francia con 1.331 vittime.

Nel vecchio continente il virus viaggia veloce. Fin’ora registriamo 268.191 casi di contagio ufficiale.

Svizzera: in costante aumento il numero dei contagiati. Momentaneamente ammontano a 11.189 i positivi e i decessi sono 165. Daniel Koch, responsabile della Divisione malattie infettive, dell’Ufficio federale, della sanità pubblica, ha annunciato che il puicco non è ancora stato raggiunto.

Il 49% dei casi è di sesso maschile e il 51% di sesso femminile. I cantoni più colpiti, tenendo conto del numero degli abitanti, sono Ticino, Vaud, Basilea, Ginevra, Vallese e Grigioni.

Inghilterra: tsunami di ammalati a Londra. Chri Hopson, alto funzionario del sistema sanitario britannico, ha denunciato l’emergenza sanitaria del Paese. Il personale medico è malato in una percentuale rilevante, proprio quando vi è la necessità di accogliere e curare un cospicuo flusso costante di pazienti.

Francia : un decreto del 25 Marzo dà il via libera all’utilizzo dell’ Idroclorochina ( antimalarico ) e dell’associazione Lopinavir/Ritonavir.

In Francia regna confusione circa l’effettivo ammontare dei contagiati e dei deceduti, incrociando i vari dati arriviamo a 76.205 casi di contagiati e almeno 1.311 perdite di vite umane, registrate solo negli ospedali a cui si devono aggiungere le cifre dei deceduti nella propria abitazione o nelle case di cura. Per tale ragione, dalla prossima settimana, il Ministero della Salute comincerà a registrarli per arrivare ad una cifra più corrispondente alla realtà.

Spagna: oltre 56.000 casi di Coronavirus, continua l’impennata della curva dei decessi. Oggi sono stati registrati 10.000 casi in più, rispetto ieri. Aumentano anche le vittime: da 3.434 a 4.089.

Il Ministro della Sanità Salvador Illa, ha dichiarato oggi, che la Spagna potrebbe avvicinarsi al picco di curva dell’epidemia, il che significherebbe che sta per iniziare una fase di stabilizzazione dell’epidemia.

Germania: il ministro della Salute Jens Spahn ha affermato oggi che i tedeschi sono davanti alla quiete prima della tempesta.

Aumentati in serata i contagiati e i deceduti. Stamattina i positivi erano 37.323 e le vittime 206, in serata siamo saliti rispettivamente a 43.646 e 239. Oltre 6.000 nuovi casi in poche ore. Negli ospedali tedeschi, saranno presi in incarico 47 nostri connazionali, in un clima di estrema, generosa amicizia e fruttuosa collaborazione.

Nei Paesi dell’Europa centrale ed orientale, in Austria e Grecia 44.096 sono i casi confermati di Coronavirus, 4.102 in più rispetto ieri.

Russia: la situazione non è grave come lo scenario europeo. I casi stimati di positivi non raggiungono le 500 unità. Il Presidente Vladimir Putin vara la “ oligarch -tax “. Una tassa del 15% sui capitali che dalla Russia vengono esportati all’estero e un’altra del 13% da calcolare sugli interessi generati dagli investimenti finanziari superiori ai 12.000 euro. I proventi finanzieranno le misure sociali anti-crisi.

Stati Uniti: allarmanti i dati. Superate le cifre dell’Italia e della Cina. In tutta la nazione i casi sono almeno 65.000 e i decessi 921.

New York, l’area più colpita, registra 192 perdite di vite umane. Il virus si insinua al Pentagono: un marine di stanza nel quartiere generale di Washington è risultato positivo al test. “ Nessun morto è accettabile” ma “ non ha senso sottoporre al test l’intera nazione”, afferma il Presidente Trump durante la conferenza stampa sul Coronavirus. Il Presidente si è scagliato contro l’Oms, accusandola di essere molto ben orientata verso la Cina.

E’ una mamma di due bambini: Jennifer Haller di 43 anni, vive a Siattle, la prima a testare il vaccino anti Covid-19.

La prima delle 2 iniezioni è stata effettuata al Kaiser Permanente Washington Researche Institute. Sui social Jennifer ha commentato che si sentiva impotente come tutti e ha colto l’occasione della sperimentazione, come l’opportunità sorprendente, di dare il proprio prezioso contributo alla ricerca. Lo studio mira a iscrivere 45 adulti sani in un arco temporale di 6 settimane. Ogni partecipante riceverà 2 iniezioni, con una quantità variabile di vaccino a distanza di un mese, l’una dall’altra. Gli esperti stimano un lasso di tempo pari ad un anno, o poco più prima che il vaccino possa essere messo in commercio.

Cina : da alcuni giorni nel Paese non si registrano nuovi contagi. La vita sta ritornando con le dovute precauzioni e lentamente alla normalità ma la Cina non abbassa ancora la guardia.

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