giovedì, Marzo 28, 2024
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Anticipazioni per il balletto “Carmen” del 2 aprile alle 21.15 su RAI 5: passione, gelosia e morte secondo Bubenícek

il balletto carmen

Anticipazioni per il balletto “Carmen” del 2 aprile alle 21.15 su RAI 5: passione, gelosia e morte secondo Bubenícek

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«Una femme fatale indomabile, con una libertà di spirito a cui tutte le donne dovrebbero tendere». Così il danzatore e coreografo ceco di fama internazionale Jiří Bubeníček descrive il suo balletto in due atti Carmen, che Rai Cultura propone giovedì 2 aprile alle 21.15 su Rai5. Il nuovo allestimento è andato in scena in prima assoluta nel febbraio 2019 al Teatro dell’Opera di Roma a 70 anni dalla Carmen di Roland Petit. Vincitrice del Premio miglior produzione coreografica dell’anno per EuropainDanza 2019, la nuova creazione di Bubeníček torna alle radici letterarie dell’eroina portata al successo dall’opéra-comique di Georges Bizet rileggendo l’omonima novella (1845) di Prosper Mérimée. Il lavoro, proposto dal Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato con le scene di Gianni Carluccio, i costumi di Anna Biagiotti e la direzione musicale di Louis Lohraseb, coniuga lo stile classico a quello contemporaneo mettendo al centro la storia di passione, gelosia e morte con cui negli anni si sono misurati i più grandi coreografi al mondo. Interpreti principali l’étoile Rebecca Bianchi nel ruolo del titolo, l’artista ospite Amar Ramasar – già principal dancer del New York City Ballet – in quello di Don José e il primo ballerino Alessio Rezza come Lucas. 
Nella versione di Bubeníček, spariscono personaggi cari al pubblico come Escamillo e Micaëla – introdotti da Bizet, ma inesistenti in Mérimée – mentre riaffiora la figura dimenticata di Garcia, marito di Carmen. Ma non mancano novità anche sul piano musicale: il balletto accoglie, oltre alla celebre partitura di Bizet (1875), brani di Manuel de Falla, Isaac Albéniz, Mario Castelnuovo-Tedesco e Gabriele Bonolis, che ne ha curato tutte le orchestrazioni. Regia televisiva di Claudia De Toma.