La liquidità alle imprese è l’elemento chiave: lo afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in una diretta Facebook.
“La liquidità alle imprese – ha sottolineato – è l’elemento chiave. Il problema non è fare un provvedimento al mese ma è fare una botta, un provvedimento che restituisca liquidità e fiducia. La proposta di Iv è che lo Stato dia alle banche la garanzia statale al 100% e le banche automaticamente bonifichino sui conti corrente delle partite Iva tutte, le società, i professionisti, gli artigiani purché piccole e medie imprese quindi sotto i 40/50 milioni di euro, e dia un bonifico fino all’equivalente del 25% del fatturato dello scorso anno. Non è un regalo ma un prestito che deve essere garantito dallo Stato al 100%. Il prestito viene restituito in 100 rate mensili, 8 anni, a partire dal 1 gennaio 2022”.
“Stiamo attraversando – scrive Italia Viva in una nota ufficiale – una crisi nella crisi.
Dobbiamo superare l’emergenza sanitaria, contenere e limitare il contagio, ma c’è un’economia che se resta ferma (ed è già rimasta chiusa a lungo) farà fatica a rialzarsi.
L’Italia deve sostenere il nostro tessuto produttivo, le imprese soprattutto quelle più piccole, più fragili che rappresentano il motore della nostra economia.
Qualche numero:
Il totale del volume d’affari delle imprese italiane è di 3.400 miliardi di euro, quello delle partite IVA e delle imprese fino a 50 milioni di euro di fatturato è di 1.650 miliardi di euro. Tolte le circa 7 mila grandi imprese con fatturato superiore, tutti gli altri 4,7 milioni rappresentano liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori individuali e società
Serve una straordinaria iniezione di liquidità. Per arrivare a movimentare una cifra sufficiente a sostenere le Partite IVA e le PMI lo Stato deve intervenire con uno stanziamento da 33 miliardi di euro (circa 2 punti percentuali di PIL): 33 miliardi di euro infatti consentono garanzie per 412,5 miliardi di euro”.
LA PROPOSTA DI ITALIA VIVA PER DARE LIQUIDITÀ A PARTITE IVA E PMI
1) Lo Stato accantona 33 miliardi di euro (2 punti percentuali di PIL) per garantire al 100% il prestito – ponte da 412 miliardi di euro
2) I 4,7 milioni di liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori individuali e società possono fare domanda ad una banca chiedendo ognuno di avere il 25% del proprio fatturato del 2019
3) La banca eroga il prestito velocemente, senza burocrazia e senza controlli di rating grazie alla garanzia statale al 100%
4) L’impresa riprende a lavorare in sicurezza e può pagare fornitori per acquisti e investimenti, dipendenti e collaboratori
5) L’importo viene restituito in 100 rate a partire dal gennaio 2022 con interessi a carico dello Stato
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