“L’accordo raggiunto dall’Eurogruppo sul pacchetto di proposte per l’emergenza Covid-19 da sottoporre alle decisioni del Consiglio Europeo costituisce un ottimo risultato che giunge dopo un negoziato difficile e a tratti aspro. Grazie alla solida alleanza tra l’Italia e gli altri paesi firmatari della lettera promossa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, l’agenda europea è cambiata e si è passati da un documento con un’unica proposta, il MES con condizionalità leggere, a un pacchetto di quattro proposte che include 200 miliardi della Bei per le imprese, 100 miliardi che attraverso il nuovo programma SURE contribuiranno a finanziare la cassa integrazione e la proposta italo-francese di un grande Fondo per la Ripresa alimentato dall’emissione di debito comune europeo.
Inoltre, ai paesi che vorranno farvi ricorso, sarà possibile accedere a una nuova linea di credito dedicata unicamente all’emergenza sanitaria, che sarà totalmente priva di ogni condizionalità presente e futura.
Consegniamo ai leader un pacchetto ambizioso di proposte, l’Italia si batterà con determinazione perché le decisioni del Consiglio europeo siano all’altezza della sfida che l’Europa sta affrontando”.
Così il ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri su Facebook relativamente all’ accordo raggiunto dall’Eurogruppo sul pacchetto di proposte per l’emergenza Covid-19 da sottoporre alle decisioni del Consiglio Europeo.
Il discorso Mes ha inevitabilmente scatenato una ridda di polemiche. Il post del ministro Gualtieri poco fa riportato segue di circa un’ora un altro che sembrerebbe essere di tono lievemente diverso: ” Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla”.
L’opposizione insorge. “Il ministro Gualtieri – tuona Giorgia Meloni – ha firmato per attivare il Mes, niente Eurobond e Italia messa sotto tutela. Alla fine hanno vinto i diktat di Germania e Olanda, il Governo in questi giorni ha fatto finta di alzare la voce ma, tanto per cambiare, si è piegato ai dogmi nordeuropei. Non permetteremo a nessuno di banchettare sulla nostra Nazione come già successo in Grecia. Lo abbiamo preannunciato e lo ribadiamo: ora Conte, Gualtieri e Di Maio dovranno affrontare il Parlamento, dove Fratelli d’Italia è già schierato per impedire questo atto di alto tradimento verso il popolo italiano”.
Dello stesso avviso il leader della Lega, Matteo Salvini: “Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c’è il MES, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli. Dal 1989 ad oggi l’Italia ha versato all’Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento, come più volte richiesto dalla Lega.
Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus.
Presenteremo mozione di sfiducia al ministro Gualtieri.
P.S. Se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto”
Ma arriva la risposta di Vito Crimi, il capo politico M5S, che sulla pagina Facebook del Movimento scrive: “Non è stato firmato o attivato nessun Mes e non lo faremo, basta bufale.
L’Eurogruppo ha concordato un pacchetto di proposte da sottoporre al prossimo Consiglio europeo, al quale partecipano i leader degli Stati membri.
In questo pacchetto di proposte mancano gli Eurobond ma è prevista l’apertura di una linea di credito del Mes.
Non importa quanto siano ridotte le condizionalità, Il Movimento 5 Stelle continua a sostenere la linea di sempre, che è anche la linea del governo più volte rivendicata dal Presidente Conte: sì Eurobond, no MES.
In ogni caso, poiché il Mes è una linea di credito a cui ogni paese può liberamente decidere se accedere, ribadiamo che il Movimento 5 Stelle non sarà disponibile in nessun caso a votare l’attivazione del Mes per il nostro Paese”.
In sostanza l’accordo raggiunto parla di un fondo legato al bilancio europeo, finanziato con “strumenti finanziari innovativi”, in linea con i Trattati. Lo strumento dovrebbe essere temporaneo, mirato e proporzionato ai costi straordinari provocati dalla pandemia. Pochi giorni fa L’Aja si era opposta a un eccessivo ammorbidimento delle condizioni di utilizzo del Mes, così come all’ipotesi francese di un fondo finanziato da titoli congiunti.
Di recente, sulla gestione europea dell’emergenza Coronavirus, si è espresso il prestigioso quotidiano New York Times, che ha titolato: “L’Europa rischia di ripetere gli errori dell’austerity nella risposta al Coronavirus”, mettendo in evidenza come l’Ue sia in grado di restare unita solo “nei giorni di sole” mentre nei momenti di tempesta i suoi 27 membri si trasformano in “rivali litigiosi”. Secondo il Nyt l’Ue e’ quindi incapace di affrontare le crisi“,
Lucia Mosca
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