«Buon 25 Aprile, Festa della Liberazione, anche a tutte le Persone discriminate che lottano ogni giorno per sopravvivere in un mondo che, anche se siamo già nel 2020, in parte trova comunque il modo da far riaffiorare i peggior dei mali: il fascismo, il razzismo, l’omofobia, la bifobia, la transfobia, insomma, l’odio». Così Aleksandra Matikj, Presidentessa del “Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione”. «La lotta per i propri Diritti in una realtà – prosegue – che risulta ancora non essere del tutto civile e giusta per tutti, sarà la nostra priorità per il futuro. Viviamo in tempi difficili, attualmente a causa dell’emergenza sanitaria che, forse, potrebbe far capire a chi vive di astio cosa voglia dire essere privati della propria libertà e farlo riflettere: si vive per aiutare la propria società oppure per creare delle discrepanze istigando gli altri a fare altrettanto, che sia per i voti, o che sia per un personale rendiconto?
Oggi noi vogliamo ricordare Martin Luther King quando disse: “Fino a che tutti non sono liberi, nessuno è libero.” Speriamo che questo periodo di quarantena, e quindi di riflessione, possa essere di aiuto a quelle anime tanto tormentante da dover aver bisogno di condannarsi da sole, se non, forse, con una possibile confessione e quindi pentimento e, perché no, una vita nuova nella quale essere un fratello oppure una sorella di chi è “colpevole” soltanto perché nato “diverso”».
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