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Anticipazioni per “Il turco in Italia” di Rossini dell’8 maggio alle 10 su RAI 5: dalla Scala di Milano

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Anticipazioni per “Il turco in Italia” di Rossini dell’8 maggio alle 10 su RAI 5: diretta da Riccardo Chailly per la regia di Giancarlo Cobelli dalla Scala di Milano

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Nell’ambito della storica collaborazione tra Rai e Scala – che in questo periodo, attraverso Rai Cultura, ha già portato su RaiPlay importanti spettacoli – arrivano in Tv sulla Rai le grandi opere scaligere. 
In onda oggi venerdì 8 maggio alle 10 su RAI 5, l’opera “Il Turco in Italia” di Giacomo Puccini, diretta da Riccardo Chailly per la regia di Giancarlo Cobelli nella versione andata in scena nel 1997.

Il turco in Italia è un’opera buffa in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Felice Romani.

La prima assoluta ebbe luogo al Teatro alla Scala a Milano, il 14 agosto 1814 diretta da Alessandro Rolla con Filippo Galli e Giovanni David. L’opera fu accolta freddamente quella stagione, soffrendo il paragone con L’Italiana in Algeri, con la quale condivideva il gusto della “turcheria“; fu riabilitata nello stesso teatro sette anni più tardi, nel 1821.

La fortuna moderna del Turco in Italia nasce negli anni ’50 del ‘900, con due riprese dirette da Gianandrea Gavazzeni e interpretate da Maria Callas nel ruolo della protagonista, la prima nel 1950 al Teatro Eliseo di Roma, la seconda alla Scala nel 1954, per la regia di un giovanissimo Franco Zeffirelli.

Successivamente l’opera è rientrata praticamente in repertorio.

Trama

Atto I

Nei pressi di Napoli, il poeta Prosdocimo, alla ricerca di un buon soggetto, s’imbatte in gruppo di zingari. Nel gruppetto, Zaida legge la mano a don Geronio, che vuole sapere quando la moglie donna Fiorilla si comporterà meglio. Dopo che il signore se ne è andato, Zaida confida al poeta che è fuggita dall’amato principe Selim, a causa delle ire gelose delle compagne. Prosdocimo la informa dell’arrivo del principe, che può intercedere per lei. Mentre Donna Fiorilla passeggia sulla spiaggia con le amiche (Non si dà follia maggiore), Selim entra in scena (Bella Italia, alfin ti miro), e si lascia sedurre da Fiorilla, e la corteggia.

Prosdocimo incontra Narciso, cicisbeo di Fiorilla, che informa il poeta dell’indignazione di Don Geronio per l’invito a prendere un caffè a casa, rivolto dalla moglie al Principe turco.

In casa di Fiorilla, la donna civetta con Selim, che a stento viene sopportato da Geronio (il quale in segno d’omaggio deve baciare la veste del principe) e da Narciso. Invece Prosdocimo si rallegra perché può trovare spunto per la sua opera.

Subito dopo Selim attende sulla spiaggia Fiorilla, ma incontra Zaida, e i due si riabbracciano, riconoscendosi, ma Fiorilla giunge furente, con Geronio e Narciso, e si scaglia sulla povera Zaida. I tre uomini cercando di fermare le due donne infuriate, mentre Prosdocimo se la ride.

Atto II

Selim propone a Geronio di vendergli Fiorilla, proprio come si usa in Turchia, ma questi rifiuta. Entrano Zaida e Fiorilla, che litigano con Selim: Fiorilla perché è offesa, Zaida per via degli amori discontinui di Selim.

Prosdocimo viene a sapere che Selim vuole rapire Fiorilla ad una festa mascherata, e consiglia a Zaida di travestirsi da Fiorilla se vuole tornare con lui, e consiglia Geronio di sorvegliare la moglie vera vestito da gorilla. Narciso, che ha sentito tutto, decide di travestirsi da Selim per poter rapire Fiorilla, di cui è innamorato.

Durante la festa si sussegue una serie di equivoci: Geronio grida ad alta voce il suo sconcerto nel vedere due Fiorilla e due turchi. Fiorilla poi scappa con Narciso, e Zaida con Selim.

Entra Prosdocimo, che sa che Selim e Zaida si sono riconciliati, e consiglia a Geronio di fingere un divorzio da Fiorilla. Leggendo la lettera di ripudio, la donna fa per andarsene. Alla fine, però Prosdocimo fa in modo che Geronio e Fiorilla si rincontrino, e la donna si pente di ciò che ha fatto. Alla fine la coppia saluta Selim e Zaida che ritornano in Turchia.