giovedì, Marzo 28, 2024
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Da Assisi a Roma a piedi per protestare contro il Governo

Politica e Social

Arriveranno a Roma oggi, martedì 9 giugno, a Piazza Montecitorio, intorno alle 14, 30, i sette manifestanti partiti a piedi da Assisi il 4 giugno, imponendosi una camminata di circa 30 km al giorno per raggiungere la
Capitale e manifestare pacificamente davanti al Palazzo del Governo.

Una lunga camminata che loro definiscono “passeggiata”, dove è simbolica la scelta del luogo di partenza, Assisi, in ricordo di San Francesco.
Il corteo dei sette partecipanti è riconoscibile perché in testa vi sarà la bandiera italiana e terranno in mano una copia della Costituzione.

I partecipanti indosseranno una maglietta dove da un lato vi è la cartina dell’Italia e dall’altra parte di alcuni articoli della Costituzione.
Una manifestazione ideata e voluta dal savonese Luigi Tenderini, noto per varie forme di protesta civili proposte nel tempo e in questo caso si sono aggiunti per questa ultima iniziativa: Irene Bariani, Claudio Di
Renzo, Mariagrazia Vegro, Sandra Gabbarelli, Nicola Pistore e Mattia Orabona.

Lo scopo, assolutamente pacifico ed a partitico, è quello di protestare civilmente contro il governo Conte, sulla base dell’assunto che questo ha disatteso completamente l’indirizzo dato dai cittadini e il fatto che in questo particolare momento non sono state tutelate tutte quelle piccole attività, artigianali, imprenditoriali e lavorative, costrette loro malgrado a chiudere e a non poter più riaprire.

La partenza era prevista per il giorno prima, il 3 giugno, e la notte viene trascorsa in tenda. Tuttavia, come asserisce l’ideatore della singolare protesta: “La partenza era fissata in principio per il giorno prima alle 17 ma abbiamo dovuto rimandare a causa di vento e pioggia. Come angeli venuti dal cielo una famiglia di Assisi ci ha messo a disposizione un appartamento. Non possiamo rischiare di prendere l’influenza altrimenti una volta giunti a Roma, se trovati con la febbre oltre i 37.5, ci portano via per 14 giorni chissà dove e non possiamo permettercelo”.

Ed ancora: “Siamo partiti da Assisi perché San Francesco è figlio della nostra terra e il mondo si può cambiare anche nella povertà“.
In tutti questi giorni di marcia, diverse manifestazioni si sono succedute al centro di Roma ed in varie città d’Italia, a significare che la situazione che il Governo ha voluto imporre lascia spazio a troppi vuoti e a troppe sofferenze.

Così anche questo “Cammino in direzione di Roma”, volutamente chiamata passeggiata per non essere identificata e strumentalizzata in alcun modo, non è stata rilevata e, forse, passerà nell’indifferenza di quell’informazione allineata al pensiero unico imposto, e che si riserva di evidenziare solamente quelle manifestazioni organizzate piuttosto che quelle spontanee e dei liberi cittadini che ogni giorno diventano sempre più numerose.

Certamente, sette persone sembrerebbe non facciano notizia, ma migliaia sono state e continuano ad essere le persone che non sanno più come poter dialogare con un governo sordo e pieno solo della propria superbia. Noi andremo a raccogliere le loro testimonianze e li seguiremo dal momento che hanno l’Intenzione di rimanere a Roma cercando un dialogo.

Daremo loro forza e voce, registreremo le loro interviste, le loro aspirazioni, le loro proposte, dal momento che le proposte ad oggi messe in campo da chi dovrebbe tutelare e garantire gli italiani sembrano sempre
più lontane dalle reali esigenze e problematiche vissute dagli italiani.


Ettore Lembo

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