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Il film drammatico stasera in TV: “Paradise Beach – Dentro l’incubo” giovedì 11 giugno 2020

FILM PARADISE BEACH

Il film drammatico stasera in TV: “Paradise Beach – Dentro l’incubo” giovedì 11 giugno 2020 alle 21:20 su RAI 2

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Paradise Beach – Dentro l’incubo (The Shallows) è un film del 2016 diretto da Jaume Collet-Serra, con protagonista Blake Lively, Óscar Jaenada e Brett Cullen.

La surfista e studentessa di medicina Nancy Adams, con l’aiuto di un messicano (Carlos), riesce a raggiungere Paradise Beach, un luogo incantevole e di ubicazione semi-sconosciuta – una spiaggia isolata e collocata entro un’insenatura, in una zona della Bassa California (Messico) a distanza imprecisata dalla città di Tijuana – luogo in cui molti anni prima sua madre, poi morta di cancro, aveva scattato una foto con la tavola da surf. Nancy si imbatte in una coppia di giovani surfisti come lei, intenti a cavalcare le onde. Ben presto i tre legano e per tutta la giornata sfidano il mare di Paradise Beach.

Verso sera, amareggiata da una chiamata ricevuta da suo padre che le chiedeva di tornare a casa da lui e da sua sorella, Nancy decide di nuotare un’ultima volta, mentre i suoi nuovi compagni tornano a casa. Rimasta completamente sola, la ragazza scorge poco più al largo la carcassa di una megattera morente, sbranata viva e circondata da gabbiani, e improvvisamente viene aggredita da un grande squalo bianco, che la ferisce gravemente ad una gamba.

Nancy si salva miracolosamente aggrappandosi alla carcassa della balena, ma lo squalo non sembra desistere. Con uno sforzo immane, la ragazza riesce a nuotare verso uno scoglio isolato dall’alta marea, sul quale trova rifugio anche un gabbiano ferito ad un’ala. Con il rischio di morire dissanguata, Nancy pratica una rudimentale sutura utilizzando i propri orecchini e strappando la muta da surf per usarla come laccio emostatico.

La ragazza trascorre così la notte all’addiaccio, aspettando la bassa marea e i soccorsi, quando, alle prime luci dell’alba, intravede un uomo addormentato sulla spiaggia e chiede disperatamente aiuto. L’uomo, ubriaco, pur sentendo le richieste di aiuto di Nancy, decide di rubare le cose da lei lasciate sulla spiaggia. Accortosi della tavola da surf alla deriva decide di recuperarla, finendo a sua volta preda dello squalo che lo spezza in due tronconi, condannandolo ad una morte atroce. Poche ore dopo, i due surfisti del giorno prima ritornano a Paradise Beach, ignari della minaccia, e Nancy cerca invano di avvertirli del pericolo. In pochi secondi, l’animale li divora brutalmente, lasciando la ragazza senza nessuno scampo.

Mentre le sue ferite peggiorano, causandole un principio di gangrena, Nancy riesce dapprima a curare l’ala al gabbiano e, in seguito, a reperire la videocamera GoPro di uno dei due surfisti uccisi e registra un messaggio in cui espone dettagliatamente la sua situazione e chiede scusa alla propria famiglia per non essere stata presente negli ultimi anni e soprattutto per la manifestata intenzione di abbandonare gli studi di medicina ed infine, manifesta la sua intenzione di raggiungere una boa di segnalazione nelle vicinanze, per avere qualche chance, ma date le sue attuali condizioni sa che non riuscirebbe ad arrivarci a nuoto abbastanza velocemente. Resasi precedentemente conto che lo squalo non sopporta i coralli urticanti, decide di passare attraverso un branco di meduse che dovrebbero produrre lo stesso effetto sulla bestia; come previsto, il predatore cerca di raggiungerla ma viene ferito e allontanato dalle meduse stesse. Nancy riesce così a raggiungere la boa e utilizza un paletto staccatosi da essa per pugnalare lo squalo bianco all’altezza della pinna dorsale, ma la bestia non demorde e cerca di aggredirla in ogni modo.

Nancy, temporaneamente in salvo, scorge finalmente una nave mercantile che sta passando nelle vicinanze e cerca di mandarle dei segnali con la pistola di segnalazione nella scatola di emergenza della boa. Tuttavia i proiettili, logorati dal tempo, non sembrano funzionare e cadono inesorabilmente in acqua senza produrre luce. La nave si allontana senza accorgersi della ragazza. Nancy sembra aver esaurito tutte le opzioni, quando un bambino, passando per caso sulla spiaggia, trova la GoPro con il messaggio della giovane e le immagini dello squalo e corre a chiamare aiuto.

Nel frattempo lo squalo bianco attacca nuovamente la boa su cui si trova Nancy; decisa più che mai a vendere cara la pelle, la giovane spara gli ultimi colpi rimasti nella pistola lanciarazzi contro lo squalo, che cerca di rovesciare la boa per divorare la ragazza. Ricordatasi dell’olio misto a sangue che usciva dal cadavere della balena, Nancy lo colpisce con un razzo e incendia la superficie dell’acqua, ferendo il predatore, che in preda alla rabbia attacca direttamente la boa di segnalazione.

Nancy finisce inevitabilmente in acqua e lotta come una furia per salvarsi usando la boa per proteggersi come può. Infine, decide di utilizzare i pesi della boa stessa per farsi trascinare verso il fondo ed eliminare l’animale, che rimane impalato mortalmente da un groviglio di carpenteria metallica.

Intanto il bambino, rivelatosi essere il figlio di Carlos, ha avvertito il padre, che trova Nancy a riva stremata e debole, ma ancora viva. La ragazza osserva il mare e la spiaggia di Paradise Beach un’ultima volta, notando che anche il gabbiano è riuscito a raggiungere la riva, prima di immaginare il volto felice della sua defunta madre e darsi coraggio dicendo semplicemente «Sto bene».

Alla fine Nancy decide di proseguire gli studi e di continuare a surfare con la sorella, superando l’incubo dell’anno prima.

Regia di Jaume Collet-Serra

Con: Blake Lively, Óscar Jaenada e Brett Cullen

Fonte: WIKIPEDIA