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San Benedetto, l’Associazione Culturale Nell’Arte: “Cittadinanza onoraria a Norma Cossetto”

norma cossetto

Riceviamo e pubblichiamo l’istanza recentemente inoltrata dall’Associazione Culturale Nell’Arte di Gian Luigi Pepa al Comune di San Benedetto del Tronto:

Oggetto: Richiesta cittadinanza onoraria ed intestazione di una via della città a Norma Cossetto

    Nella mia qualità di Presidente dell’Associazione Culturale Nell’Arte di Gian Luigi Pepa, 

Premesso che

    Con il ciclo di conferenze “Psiche in Comune”, organizzato dall’assessorato delle pari opportunità, integrazione e pace, su iniziativa dell’assessore, Dott.ssa Antonella Baiocchi, giovedì 4 giugno 2020, è stata trattata in video conferenza la questione delle Foibe: La Storia di Norma Cossetto “il ricordo di un sorriso lungo cento anni”, dal sottoscritto Avvocato Gian Luigi Pepa.

   Durante la trattazione emergeva la storia di una ragazza sorridente e del suo epilogo, ed affermavo: “oggi la ricordiamo, e raccontiamo la sua storia, che è la storia di un popolo a cui è stata negata la dignità, ma questo popolo è composto da nostri fratelli (Truentum), un popolo che chiedeva l’appartenenza alla propria entità di essere italiani.

   In questi anni abbiamo sentito negazionisti, o chi in maniera malevole raccontava la storia di Norma giustificandone la sorte.

   Ma mentre noi parliamo di una violenza con in mano il cuore dell’amore, altri tentano l’inverosimile tornando a violentare più volte una giovane e dolce ragazza.

   Questo fatto storico è l’ennesima testimonianza che la violenza ha sempre trovato tempo, luogo ed occasione per imporre la sua inaccettabile ragione, che non la giustifica e tantomeno giustifica nessuna delle atrocità che mette in atto per manifestare il suo potere distruttivo.

  Violenza che purtroppo ritroviamo sino ai nostri giorni nonostante il progresso e la civiltà in cui nell’attuale società la donna è ancora vittima e dove la sete di potere non esclude l’annientamento sotto qualsiasi forma usando la sopraffazione per imporre il proprio ideale che sia politico o religioso, invece che accettare e proporre un confronto tra le diverse ideologie cercando per quanto possibile un punto di comunione e di condivisione e non di conflitto”.

   Nel tempo sono stati conferiti riconoscimenti da diverse istituzioni.

  •  Nel 1949 l’Università di Padova conferiva a Norma Cossetto la Laurea ad Honorem.
  •  L‘8 febbraio 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha insignito Norma Cossetto della Medaglia d’ oro al merito civile, con la seguente motivazione:

“Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”.

  •  Il 10 febbraio 2011 l’Università degli Studi di Padova e Il Comune di Padova, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata (legge 30 marzo 2004 n. 92), ha scoperto nel Cortile Littorio del Palazzo del Bo’ (sede del Rettorato e della Facoltà di giurisprudenza) una targa commemorativa della morte di Norma Cossetto e della laurea ad honorem a lei attribuita.
  • Il Comune di Narni (Terni) nel luglio 2011, le ha dedicato una via.
  • Il Comune di Bolzano, il 22 ottobre 2012, al pari una via per Norma Cossetto.
  • Altri comuni hanno seguito l’esempio.
  •  Il 17 maggio 2020 vi è stata la ricorrenza dei 100 anni dalla nascita e si è costituito il Comitato 10 febbraio con lo slogan “Un sorriso lungo cento anni”, con l’avvio delle manifestazioni per commemorare il centenario della nascita di Norma Cossetto, decorata di Medaglia d’Oro al Merito Civile.

    “Norma, incarna il sacrificio di tantissime donne, ancora oggi oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione, e il suo sorriso non verrà mai cancellato”.

   Consapevole della sensibilità dell’amministrazione comunale in carica, sulle questioni inerenti la violenza contro le persone più fragili, che va oltre il genere, per colpire il debole nel conflitto, come esercizio della dimostrazione di forza di chi ha il potere, che può essere oltre che fisico, di esercizio dell’autorità, in tutte le situazioni dove si risolvono i conflitti con la forza e non con il dialogo, il riconoscimento a Norma Cossetto, non è altro che porre l’ attenzione sul problema del più debole.

    Per quanto sopra, quale relatore di questa Conferenza, e Presidente dell’Associazione culturale Nell’Arte, faccio

istanza

al Comune di San Benedetto del Tronto,

                                                                per dedicare una via a Norma Cossetto, ed anche la cittadinanza onoraria, con la seguente motivazione: Studentessa istriana, dal sorriso intramontabile, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Fiera figlia d’Italia”.

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