sabato, Aprile 20, 2024
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Nantes, rogo della Cattedrale: confessa il rifugiato ruandese

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Nantes: confessa il ruandese fermato e poi rilasciato per il rogo della Cattedrale

Il rifugiato ruandese volontario della diocesi della Loira, già fermato e poi rilasciato, ha confessato di aver provocato l’incendio nella cattedrale di San Pietro e Paolo a Nantes. Ancora ignote le motivazioni del grave gesto.

Il rogo di una settimana fa ha distrutto l’organo, ha frantumato le vetrate e annerito la cattedrale del XV secolo. Il 39enne ruandese, responsabile della chiusura della chiesa la sera prima del rogo, ha detto di aver acceso tre fuochi: due agli organi e uno a un quadro elettrico. L’uomo, rifugiato in Francia da qualche anno, rischia 10 anni di detenzione e si è detto pentito del reato commesso.

Cattedrale di Nantes in fiamme: rilasciato il rifugiato ruandese

La Polizia francese valuta l’ipotesi del corto circuito, rilasciato e scagionato il rifugiato ruandese fermato

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Dopo 24 ore di indagini la Polizia Francese aveva rilasciato uno dei custodi della cattedrale di Nantes, di cui si conosceva solo il nome: Emmanuel, ruandese di 38 anni rifugiato in Francia da alcuni anni, che era stato fermato dopo l’interrogatorio nel quale  aveva fornito spiegazioni che non avevano convinto gli inquirenti. 

Pierre Senne’s, procuratore della Repubblica del capoluogo della Loira, aveva rivelato che gli inquirenti seguivano anche la pista del corto circuito. La pista della causa accidentale, spiegava il procuratore, era stata avvalorata nonostante la grande distanza che separa il grande organo andato completamente distrutto nell’incendio e gli altri due inneschi rinvenuti nella zona anteriore della cattedrale. Si ignorava se le tre origini delle fiamme fossero state concomitanti o successive, ma erano certamente tutte vicine a centraline elettriche o contatori.

Uno di questi contatori era al centro dell’attenzione dei tecnici, in quanto era sorto il sospetto che nel quadro elettrico del medesimo potesse essersi generato un corto circuito che poi potrebbe essersi propagato alle altre due centraline elettriche. 

I fatti

Incendio della cattedrale a Nantes: fermato un rifugiato Ruandese

Un fermato per il rogo di Nantes. Indagini in corso

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Un rifugiato di 39 anni originario del Ruanda è stato fermato e interrogato nell’ambito delle indagini sull’incendio del 18 luglio alla Cattedrale di Nantes. Si tratta di un volontario della diocesi, che il giorno prima del rogo era stato incaricato di chiudere la chiesa.

Francia, bruciata la cattedrale gotica di Nantes

L’incendio scoppiato nella cattedrale gotica della città francese di Nantes il 18 luglio è stato domato in tempi rapidi. Quella mattina un violento rogo si è sviluppato all’interno della chiesa. I pompieri hanno fatto sapere successivamente che le fiamme sono state circoscritte, ma che il grande organo della cattedrale “sembra distrutto”.

‘Dopo Notre-Dame, brucia un altro gioiello’, ha scritto qul giorno Macron sui social, esprimendo, “sostegno ai vigili del fuoco” che “si sono assunti i rischi”.

Il rogo si è sviluppato ad un anno di distanza dal devastante incendio della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, uno dei più grandi tesori architettonici della Francia.

Tuttavia, i vigili del fuoco locali hanno dichiarato che il danno a Nantes non è di dimensioni comparabili.

“Il danno è concentrato sull’organo, che sembra essere completamente distrutto. La piattaforma su cui si trova è molto instabile e rischia di crollare”, ha detto ai giornalisti il ​​capo dei vigili del fuoco locale Laurent Ferlay.

Un testimone oculare ha riferito che poteva vedere il fuoco da casa sua, non lontano dalla cattedrale. Ha detto che è stato svegliato da “un suono molto strano di campane”.

Questo non è il primo incendio che ha coinvolto la cattedrale. Fu danneggiata dai bombardamenti degli Alleati nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, e poi, nel 1972, il suo tetto venne in gran parte distrutto. (foto Reuters)

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